Fatta la legge, trovate le liste. Messa in questi termini sembra che le liste in questione, quelle da realizzare per rispettare al meglio le norme della nuova legge elettorale bipolare e proporzionalistica, maggioritaria e provvista di sbarramenti, debbano essere necessariamente frutto di
inganni. Il ché non è del tutto campato per aria. Il centro-sinistra si scervella nel capire se le conviene di più dare vita ad una
lista unitaria alla Camera e al Senato o a più liste diversificate. E lo stesso vale per il centro-destra dove, su iniziativa di Silvio Berlusconi, si stanno stringendo i tempi per la definizione dei ruoli e dei compiti dei partiti minori. Di recente,
Gianfranco Rotondi e Gianni De Michelis hanno presentato (non a caso alla presenza del Premier) il nocciolo duro della lista ispirata alla riedizione del vecchio
pentapartito. Nei prossimi giorni i dirigenti del
Pli, del
Pri e della costola polista del
Psdi, decideranno se e come aderire alla iniziativa. Nelle stesse ore
Alessandra Mussolini, Pino Rauti ed i gruppi dell’ultradesta stabiliranno l’eventualità e i termini della loro alleanza con la
Casa delle Libertà. E, infine, sempre nel giro di pochi giorni
i Riformatori Liberali di Benedetto della Vedova e Marco Taradash e il gruppo della
Giovine Italia di
Stefania Craxi scioglieranno il dilemma se puntare a candidature autonome all’interno delle liste di Forza Italia o se trovare altre aggregazioni.
Il momento della verità è, dunque, arrivato.
Entro metà febbraio le forze in campo dei diversi schieramenti dovranno aver definito in maniera definitiva la propria
collocazione. E se c’è una prima considerazione da fare è proprio quella che il momento di verità è, in realtà, un momento di
confusione se non di
turlupinatura. Per superare le secche e aggirare le tante tagliole della nuova legge elettorale, i partiti saranno costretti a compiere
alchimie complicate e poco comprensibili alla grande maggioranza degli elettori. Siamo certi che i simpatizzanti del
centro-sinistra sapranno districarsi tra
liste dell’Ulivo, liste dell’Unione, liste dell’Arcobaleno, liste del Partito Democratico e via di seguito? E che dire di quelli del
centro-destra, che si troveranno con gli
ultra-fascisti nella Casa delle Libertà, il pentapartitino a fianco del tridente e del pentapartitone rappresentato da Forza Italia? Si dirà che questo è il nuovo sistema elettorale. E che ad esso ci si deve necessariamente adeguare. Giusto.
Ma con la riserva che, applicata la legge, si dovrà correre immediatamente a cancellare gli imbrogli.
Direttore Responsabile del quotidiano 'L'opinione delle Libertà'
Articolo tratto dal quotidiano 'L'opinione delle Libertà' del 13 gennaio 2006