Qualche giorno fa, una delle realtà artististiche più importanti d'Italia,
'Galleria Continua', ha inaugurato la propria sede romana in uno dei luoghi più esclusivi della capitale:
l'Hotel St. Regis. La
sala Diocleziano dello splendido albergo, con i suoi locali che si affacciano sul giardino, è così divenuta un nuovo
'tempio dell'arte' destinato ad accogliere le opere di grandi artisti internazionali, fruibile non solo alla sua selezionata clientela ma, altresì, a tutti gli appassionati d'arte e gli operatori del settore, in un
costruttivo 'cortocircuito' tra arte contemporanea, ospiti dell'albergo, viaggiatori globali e cittadini romani. Ma c'è di più: la nuova sede non si limiterà a offrire un calendario di mostre, bensì proporrà anche
'talk', incontri, percorsi educativi e
didattici, sia con
'workshop' e laboratori rivolti ai bambini ospiti dell'hotel, sia con
visite guidate per le scuole. Ha inaugurato la nuova sede il prestigioso duo di artisti cinesi
Sin Yuan & Peng Yu, già ospiti della
58esima Biennale di Venezia, che hanno iniziato a collaborare in coppia dalla fine degli
anni '90 del secolo scorso. Il loro lavoro è incentrato sulla costante conferma del
paradosso, sulla ricerca perpetua della
dualità tra il
bianco e il
nero, tra
realtà e
menzogna, tra manifesto e celato. Le loro opere vivono su una costante e certosina analisi della vita, condotta attraverso il peculiare strumento
dell'esperienza, che non disdegna di coinvolgere lo stesso pubblico chiamato a partecipare attivamente, nell'espressa volontà di rintracciare
l'essenza e la
sostanza che si celano dietro
l'apparenza. Con questa simbiosi artistica, il
St. Regis Rome si riconferma così promotore di un rapporto d'apertura importante verso il mondo
dell'arte contemporanea, con la manifesta volontà di creare una feconda sinergia tra amanti del bello, ispirare i visitatori, ampliare i confini della sua
'mission' aziendale. Semplicemente geniale, insomma, la scelta di
'Galleria Continua', che conferma il suo
'Dna innovativo' in un settore in cui l'innovazione (spesso vestita d'originalità)
fa la differenza.