Domenico BriguglioNell'ambito della manifestazione 'La mente artistica: giovani donne artiste a confronto', tenutasi di recente presso il Centro di cultura egiziano di via delle Terme di Traiano in Roma, nella seconda giornata era prevista la performance di Anne Brigitte May, promettente soprano danese, accompagnata al pianoforte dal maestro Manlio Pinto. Specializzata nel canto lirico barocco, per il quale occorrono doti canore non comuni, la giovane soprano ha iniziato la propria esibizione con l'aria 'Selva Opaca', tratto dal Guglielmo Tell di Gioachino Rossini. Fin dalle prime note, la sua voce cristallina si dipanava, senza sforzo alcuno, tra i difficili passaggi del brano, incantando gli spettatori. La seconda performance, 'Tornami a vagheggiar', tratta dall'Alcina di Georg Friedrich Handel, ha riservato emozioni ancora maggiori all'attentissimo uditorio, con picchi di autentica maestria. Indubbiamente, doti vocali del genere non sono facili a trovarsi. E se Handel fosse ancora vivo, sicuramente sarebbe salito sul palco a complimentarsi con la giovane artista. Ma l'apoteosi si è raggiunta nella terza esecuzione: 'E Susanna non vien! Dove sono?', tratta dalle 'Nozze di Figaro' di Wolfang Amadeus Mozart. L'artista danese si è calata perfettamente nel personaggio immaginato da Mozart nella sua opera, dandogli lo spessore e le sfaccettature che lo hanno reso celebre. Emozioni come l'attesa spasmodica, la trepidazione che diviene smarrimento e panico, contenute nella musica del grande maestro austriaco, sono state rese magnificamente dalla May, che unisce a notevoli doti tecniche anche una certa predisposizione all'interpretazione attoriale, che forse andrebbe coltivata. Lunghi, ripetuti e fragorosi applausi hanno, alla fine, sancito la magnifica prestazione di un'artista che ci auguriamo di rivedere presto anche su altri palcoscenici.


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