Cinzia RiontinoLo scorso 8 ottobre, si è celebrata la Giornata internazionale della podologia, istituita dalla International Federation of Podiatrists, fondata nel 1947. La ricorrenza venne creata per sensibilizzare l'opinione pubblica e le istituzioni sull'importanza della salute del piede e della caviglia e per promuovere la figura del podologo: un professionista sanitario fondamentale per la prevenzione e il trattamento delle patologie degli arti inferiori. La podologia, infatti, è una disciplina medica che si occupa non solo dei disturbi del piede, ma anche delle problematiche biomeccaniche e posturali che possono influire sull'intero organismo, come nel caso di patologie della colonna vertebrale o altre condizioni sistemiche. Negli ultimi anni, il ruolo del podologo è diventato sempre più centrale, nel panorama sanitario globale. La stretta correlazione tra la salute del piede e quella della colonna vertebrale e della postura ha evidenziato l'importanza di una diagnosi olistica. Patologie comuni come l'alluce valgo, fasciti plantari, spina calcaneare, varismo e valgismo, insieme a condizioni come il neuroma di Morton, spesso richiedono una valutazione approfondita e un trattamento personalizzato, che solo un podologo adeguatamente formato può garantire. In occasione di questa giornata, il dottor Nadir Aodi, giovane e brillante podologo laureatosi all’Università di Tor Vergata, coordinatore della Commissione podologi dell'Amsi (Associazione medici di origine straniera, ndr) e del movimento 'Uniti per Unire', nonché amministratore unico del del Gruppo polispecialistico internazionale Srl di Roma, ha voluto sottolineare l'importanza della prevenzione e della cura delle patologie del piede. “Lo scorso 8 ottobre", ha dichiarato il dottor Aodi in una nota, "abbiamo festeggiato la podologia: una grande professione, da molti ancora poco conosciuta e sottovalutata. L’importanza di questa professione sanitaria, oltre che il trattamento, è anche la prevenzione di tutte quelle patologie e problematiche che riguardano il piede. Il discorso può essere allargato anche alla valutazione posturale e alla valutazione tramite una pedana baropodometrica, per un eventuale intervento con plantari ortopedici o funzionali”. Il dottor Aodi, in veste di amministratore unico del Gruppo polispecialistico internazionale Srl di Roma, insieme al professor Foad Aodi, ortopedico fisiatra, ha sviluppato un innovativo protocollo per il trattamento delle patologie della colonna vertebrale e articolari: il Protocollo Aodi. Questo documento si basa sulla correlazione tra il piede e la colonna vertebrale, evidenziando l'importanza di un approccio integrato tra le diverse discipline sanitarie.

Il valore della diagnosi globale e della collaborazione interdisciplinare
Un altro punto cruciale è la necessità di una diagnosi globale e della collaborazione interprofessionale tra podologi e altri specialisti, per evitare interventi chirurgici, salvo casi urgenti. “È fondamentale”, ha chiarito Nadir Aodi, “la globalizzazione della diagnosi e la collaborazione inter professionale, per non trascurare niente. Le patologie della colonna vertebrale dipendono spesso da un appoggio plantare scorretto ed è essenziale intervenire con valutazioni preventive, soprattutto nell’età adolescenziale, per correggere problemi ortopedici e posturali come il valgismo e il varismo nei bambini”.

Promuovere la ricerca e l’educazione podologica a livello internazionale
La Giornata internazionale della podologia non si è limitata a sensibilizzare l'opinione pubblica sulla salute del piede, ma ha puntato anche a promuovere le collaborazioni internazionali tra i podologi, incentivando la ricerca scientifica e la condivisione delle migliori pratiche. Grazie a iniziative come questa, i professionisti della podologia possono scambiarsi conoscenze e trovare soluzioni innovative per migliorare la qualità della vita dei pazienti affetti da patologie del piede e della caviglia.

Un invito alle istituzioni e alla società civile
“La Giornata internazionale della podologia rappresenta un'opportunità importante per riflettere sul ruolo cruciale del podologo e sull'importanza della salute del piede per il benessere generale”, ha infine sottolineato il dottor Aodi. “Le istituzioni sono invitate a riconoscere pienamente la professione del podologo e a supportare lo sviluppo di politiche sanitarie che valorizzino questa figura. Solo attraverso un impegno comune sarà possibile garantire una cura adeguata a chi soffre di disturbi legati al piede e migliorare la qualità dell'assistenza sanitaria”, ha concluso.





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