Gennaio è un mese che invita a riscoprire il territorio umbro nella sua essenza. Nonostante il freddo, la regione si anima con una ricca offerta di eventi capaci di sorprendere. Un piccolo cuore verde nel centro dell’Italia che non smette di stupire con spettacoli per ogni gusto: un’offerta versatile, capace di conquistare anche i palati più sofisticati. Tra le proposte, quella dello scorso 11 gennaio presentava un doppio appuntamento: al Teatro Subasio di Spello (Pg) è andato in scena ‘La bella stagione’: una coinvolgente performance, che ha saputo unire comicità e introspezione sociologica sull’Italia del secolo scorso, scritta, diretta e interpretata da Antonello Laurino. Nella stessa serata, al Teatro ‘Franco Bicini’ di Perugia, l'attore Gianluca Foresi ha presentato ‘Scemo profeta in Patria: la lingua batte dove il satiro vuole’: uno spettacolo satirico ironico e pungente. Il giorno successivo, presso San Sisto (Pg), si è tenuto ‘Uno spettacolo in famiglia: poco più in là’: una rappresentazione gioiosa e vivace pensata per tutta la famiglia. Una storia allegra e coinvolgente, firmata da Alice Conti e Andrea Coppone, per la regia di Valeria Sacco. Sempre lo scorso 12 gennaio, inanzi alla basilica di Santa Maria degli Angeli, in quel di Assisi (Pg), si è tenuto il musical ‘Les Bohémiens’: una performance dal vivo ispirata al celebre film 'Moulin Rouge' di Baz Luhrmann. Un’opera carica di energia, con musiche eseguite interamente 'live', che ha emozionato il pubblico con la sua atmosfera spettacolare e intensa. Infine, sabato 18 gennaio, la graziosa Lisa Manara ha portato la musica di Capo Verde nel cuore di Perugia, presso il ristorante ‘Umbrò’. La cantante, conosciuta per la sua intensa carriera a fianco di Gianni Morandi e Fabio Concato, ha voluto celebrare le sonorità tradizionali di un popolo che ha saputo fondere le proprie radici africane con molte influenze latine ed europee. Il concerto ha ripercorso i grandi successi di Cesaria Evora, come ‘Sodade’ e ‘Angola’, insieme a brani più contemporanei che continuano a raccontare la tradizione musicale capoverdiana. Il pubblico ha avuto l’occasione di vivere un’esperienza in cui la musica ha saputo raccontare l’incontro di culture diverse. Un omaggio a uno stile e a un popolo che ha sempre saputo arricchire la scena musicale internazionale con uno spirito decisamente originale e particolare.