Ho
5 minuti di tempo, finalmente, prima di ricominciare a lavorare. Tante sono le questioni irrisolte di questo Paese e le situazioni che quotidianamente si sommano. Ma ben poche vengono risolte. Ci indigniamo per
Danilo Toninelli e la sua macchina diesel, per
Matteo Salvini e le sue felpe, per
Silvio Berlusconi e le sue
'donnine'. Oppure, facciamo la
'faccia storta' per tante di quelle questioni che, se continuiamo così, gli unici che
'vinceranno' saranno i chirurghi estetici per le nostre rughe intorno alla bocca. Bene: dovete sapere che, in questi giorni, al
ministero della Salute, sotto l'occhio del
ministro Grillo, si sta lavorando su due documenti che limiterebbero gli accessi ai
percorsi riabilitativi intensivi e ad
alta specialità. Cosa significa? Significa che persone che subiscono danni fisici a causa di malattie neurodegenerative come la
sclerosi multipla, l'Alzheimer, gli
ictus, i
tumori e molte altre patologie potrebbero rimanere senza quell'impegno quotidiano, quale la
riabilitazione, che per tanti di
'loro/noi' significa vita. E perché questo? Per i
'tagli'. Tagli a una sanità italiana che già costantemente convive con
l'incompetenza, con
l'esasperazione di medici e pazienti costretti a lottare non solo contro il male fisico, ma anche contro un male sociale: una
pessima politica. E pensare che la
'res publica' per
Greci e
Romani era la
'cosa pubblica'. Ma senza troppe digressioni, vorrei indignarmi (e l'ho fatto anche la settimana scorsa, quando ci siamo accorti che la Terra ci sta facendo pagare i conti) per questo: la
riabilitazione fa vivere tanti di noi. I malati di
sclerosi multipla non possono affrontare questa
'croce' pensando che
"la fruizione dei ricoveri di alta specialità in neuroriabilitazione verrà garantito solo se si è da 24 ore consecutive in coma". In pratica, a un malato viene concessa la riabilitazione solo se si fa
24 ore di coma? Non si capisce se al ministero si rendano conto che
118 mila persone malate di
'Sm' e tanti altri pazienti patologici, tutti i giorni e per
365 giorni l'anno, hanno bisogno di
specialisti che lavorino per mantenere sana la loro dignità e il nostro fisico. Ci stanno togliendo la
dignità. Sotto ogni punto di vista. Crediamo che il tempo dei giochi sia finito. E che è ora sia giunto il momento di farsi sentire. La riabilitazione è un mio diritto:
#difendiundiritto