Giorgio Prinzi

Non avrà lo stesso effetto de “le tasse sono bellissime”, perché l’ignoranza di molti colleghi è, soprattutto in campo tecnico e nei settori specifici, talmente alta che non mi meraviglierei che qualcuno immaginasse che, per far funzionare gli elettrodomestici con l’energia che ci viene dal sole, è sufficiente metterli in spiaggia, magari togliendo loro la carcassa di rivestimento e lasciando solo l’essenziale, come facciamo noi esseri umani quando prendiamo la tintarella nei mesi assolati. Il “vangelo” dei giornalisti “copia ed incolla”, l’agenzia Ansa, dedica un lancio ad una dichiarazione del ministro Alfonso Pecoraro Scanio che dovrebbe fare trasalire, indignare, portare a sfiduciarlo. Afferma il ministro: «Il sole è gratis: chi è contro l’energia solare lo è solo perché non può ottenere concessioni e non può lucrare. Una volta che i cittadini potranno produrre energia da soli, avranno una grande indipendenza energetica». L’energia dal sole sarebbe gratis, qualora appunto la si ottenesse per semplice esposizione degli apparati utilizzatori, ma non è così. L’energia elettrica da fotovoltaico è tra le più costose forme di energia elettrica, perché un impianto fotovoltaico ha un costo di installazione che si aggira intorno agli ottomila euro per chilowatt di picco (la potenza massima nelle migliori condizioni di insolazione) contro, con l’attuale cambio tra dollaro euro, di novecento/mille euro al chilowatt ai morsetti di centrale di un moderno impianto nucleare. Inoltre, l’impianto nucleare è in grado di erogare con continuità alla massima potenza, sia di giorno che di notte, sia con il sole che con il nuvolo; al contrario l’erogazione di un impianto fotovoltaico è condizionata dalle condizioni meteorologiche ed ambientali, che influiscono, penalizzandola, sulla già bassa resa finale in quanto il rendimento dei dispositivi di conversione è funzione dell’irraggiamento, con effetto amplificato dal fatto che a sua volta dipende dal rapporto tra resistenza del dispositivo e resistenza di carico. Nessuno parla della necessità di periodiche pulizie, soprattutto in ambiente urbano o viciniore, con costi da quantificare e con rischi di incidenti sul lavoro. Mi rendo conto che sono concetti impossibili per una categoria che, come è stato fatto notare in sede di Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti del 3 e 4 ottobre 2007, pretende di informare in materia giudiziaria facendo confusione tra GIP (Giudice per le Indagini Preliminari che ha principalmente funzione di garantire l’indagato nelle fasi delle indagini preliminari) e GUP (Giudice dell’Udienza Preliminare che decide sulla richiesta del pubblico ministero sul rinvio a giudizio dell’imputato, sull’applicazione della pena a richiesta dell’imputato, sulla richiesta del rito abbreviato); in materia energetica confondendo le unità di potenza, i chilowatt, con quelle di energia, i chilowattora. Però è per questo che, pur essendo il Sole gratis (almeno finché non lo tassano) l’energia elettrica che viene prodotta da tale fonte ha costi proibitivi compatibili solo con le applicazioni spaziali e con la talebana infatuazione del ministro Alfonso Pecoraro Scanio per il fotovoltaico, che paga l’eliochilowattora fotovoltaico, naturalmente a spese della totalità degli utenti, a cifre esorbitanti, che contribuiscono a fare crescere ancora di più la nostra bolletta elettrica, già tra le più esose al mondo proprio per l’assenza tra le fonti del nucleare e del carbone, molto, ma molto, ma molto ... (soprattutto la prima) più economiche del “Sole che è gratis”, oltre ad essere bellissimo e ridente, come le tasse di Padoa Scioppa. Sveglia “bamboccioni”! Contro i 63 centesimi di euro ottenibili come tariffa massima a sostegno dell’invalido, ed invalidante per il sistema, chilowattora solare, si potrebbe produrre lo stesso chilowattora ad un centesimo di euro, riattivando le centrali dismesse di Caorso e di Trino Vercellese. Lo afferma uno dei nostri maggiori veri esperti in materia, l’ingegner Paolo Fornaciari attualmente Presidente del Comitato Nucleare per il Rilancio del Nucleare (CIRN), che i soloni di ANSA e i loro pedissequi discepoli del “copia ed incolla” censurano con l’infamante accusa di favorevole al nucleare. Ma il ministro Alfonso Pecoraro Scanio, quello della Conferenza nazionale sui cambiamenti climatici, dice che il Sole è gratis e che è vittima delle lobby nucleari. E la stampa omologata gli fa da cassa di risonanza, censurando le voci contrarie. Il ministro Alfonso Pecoraro Scanio ed i colleghi omologati sono tutte persone d’onore, magari talebane nelle loro convinzioni e nelle loro asserzioni, ma sono persone d’onore. A proposito, Beppe Grillo che è andato a tediare Romano Prodi con un dossier sulle cosiddette fonti alternative, causandogli una crisi di profondo pensiero, preferisce venire considerato un comico od un uomo d’onore? A tal punto i due termini rischiano di diventare sinonimi.




(articolo tratto dal quotidiano 'L'opinione delle Libertà' dell'11 ottobre 2007)
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Daniele Fiaschi - Firenze - Mail - venerdi 19 ottobre 2007 10.52
Caro Prinzi,
sono totalmente d'accordo con lei sulle argomentazioni relative ai costi del fotovoltaico, che lo rendono, ad oggi, sicuramente il sistema di conversione in energia elettrica più caro, sostenibile appunto SOLO grazie agli incentivi (tant'è che molte delle aziende che sono fiorite negli ultimmi tempi iniziano a prendere commesse solo il giorno dopo l'uscita del decreto incentivante ad hoc...).
D'altra parte, quando lei spara cifre sui costi, la sicurezza ecc. del nucleare mi pare che, sia pur in maniera opposta a quella di Pecoraro, faccia anche lei del talebanismo non meglio supportato da argomentazioni precise e scientificamente confrontabili con dati e studi autorevoli di letteratura. Chiaramente se mi porta le dichiarazioni dell’ingegner Paolo Fornaciari attualmente Presidente del Comitato Nucleare per il Rilancio del Nucleare (CIRN) siamo (ripeto, pur agli antipodi rispetto a Pecoraro) punto e daccapo.
E' un fatto che l'energia nucleare ricopra, ad oggi, circa il 24-25% della produzione ELETTRICA mondiale. Se si passa poi al contesto dei consumi di energia PRIMARIA (includendo quindi anche trasporti e RISCALDAMENTO), il ruolo del nucleare (evidentemente legato solo alla produzione elettrica) si riduce al 10-12%, sempre su scala planetaria (fonti IEA). Il ruolo delle rinnovabili per la produzione elettrica è invece attestato al 15%, di cui il 13% (...) lo fa l'idroelettrico.
Dando poi un'occhiata all'Europa, si scopre che il 49% dei consumi di ENERGIA PRIMARIA è di tipo TERMICO, dei quali circa il 28-30% a BASSA TEMPERATURA (< 90-100 °C, leggasi riscaldamento ad esempio...).
Tutto ciò per dire cosa?? Che ad esempio andrebbe presa in assai più ampia considerazione la questione del SOLARE TERMICO, per la quale siamo MOLTO indietro non solo rispetto ad altri cugini mediterranei come Spagna e Grecia, ma anche (e parecchio) rispetto a Germania e Austria. Per dire che non è solo la produzione di elettricità a consumare importanti risorse primarie. Per dire che il corretto uso delle rinnovabili dovrebbe prevedere un loro ADEGUATO MIX, ben valutato e dipendente dalle specifiche applicazioni, esigenze e realtà LOCALI. Poi, che con le rinnovabili da sole sarà probabilmente impossibile arrivare a rimpiazzare quel 24% ricoperto dal nucleare, sono abbastanza convinto anch'io. Come sono convinto che il carbone, se usato con le più moderne tecnologie (clean coal) possa dare una mano preziosa, almeno per un periodo transitorio.
Ma il problema dei problemi che tutti dovremmo porci è: di quante scorte ancora possiamo disporre per le varie fonti non rinnovabili?? Stime recenti sull'uranio danno non più di 50-70 anni, per il carbone un paio di secoli, per il petrolio 30-40 anni.....e così via!
Tutto questo per dire che il problema energetico, e con esso quello delle rinnovabili, assai più complesso per la loro bassa densità energetica e la loro disponibilità intermittente, di cui grazie ai signori cultori dell'ANSA come definisce lei trovandomi pienamente d'accordo oggi sembra che tutti possano riempirsi la bocca (e talvolta le tasche purtroppo...), dovrebbe tornare ad essere appannaggio degli addetti ai lavori, che dispongono di conoscenze e documentazione tali da avere la possibilità di proporre soluzioni non miracolose ma sicuramente ponderate, ottimizzate, probabilmente non scriteriate!!
Poi non sono né contro né a favore delle centrali nucleari, purché se ne dimostri non solo l'effettiva utilità economica, ma anche la possibilità di reperire il combustibile primario necessario ad alimentarle per un congruo numero di anni! Altrimenti si sposta il problema solo di una generazione.
SALUTI da uno che sulla ricerca in campo energetico lavora da diversi anni.
Mauro Ferri - Milano - Mail - giovedi 18 ottobre 2007 19.49
Assolutamente, pienamente e totalmente d'accordo. Così come per la geniale definizioe del ministro APS di "sòla che ride".
Sul commento che "ci sono altre valutazioni" oltre a quella economica fatto da altro utente che, peraltro non chiarisce, forse si riferisce alla questioni di sicurezza e inquinamento. Ebbene queste sono sicuramente importanti ma sono entrambe agevolmente superabili. Credete forse che un'automobile non sia pericolosa (contiene litri di sostanze esplosive, piò creare morti o stragi) inquinante? Eppure se ne vendono milioni ogni anno!
paolo rossi - Firenze-Italia - Mail - giovedi 18 ottobre 2007 13.25
Caro Prinzi,
se fosse questione di sola convenienze economica, sarei - forse - d'accordo con Lei.
Ma di sola convenienza economica non si tratta e sono assolutamente d'accordo con il nostro ministro.


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