Giuseppe Lorin è un autore, poeta, regista, critico teatrale e letterario. Uno studioso animato da interessi profondi e anche un ottimo attore, diplomato presso
l'Accademia nazionale d'Arte drammatica 'Silvio D'Amico'. Ovviamente, egli è anche un giornalista: una delle migliori
'penne' di cui il direttore,
Vittorio Lussana, ha voluto circondarsi in questi anni. I suoi libri hanno quasi sempre
Roma al centro della propria attenzione, per la Storia millenaria della
'citta dei 7 colli' e per il grande amore che questo autore nutre nei confronti della propria città.
Giuseppe Lorin ha inoltre cercato di comunicare a noi colleghi più giovani il meglio delle esperienze da lui vissute, quelle di studio ma anche di vita, avendo frequentato gli ambienti più colti e culturalmente vivaci della capitale, da
Dacia Maraini a
Rino Gaetano, da
Sergio Ammirata a
Pier Paolo Pasolini. Il suo ultimo volume, intitolato
'Transtiberim: Trastevere, il mondo dell'oltretomba' (Bibliotheka Editore), è un saggio sulla riva destra del
Tevere, quella che da
Monte Antenne giunge fino al popolare quartiere di
Trastevere, passando per
Monte Mario, Prati, Vaticano, Gianicolo e
Monteverde. Si tratta della sua sesta pubblicazione, dopo l'apprezzato
'Manuale di dizione' con prefazione di
Corrado Calabrò e contributi di
Dacia Maraini. 'Transtiberim' è dunque un tributo a un'area particolarmente densa di Storia: la sponda destra del
Tevere, considerata una zona di transito delle anime, che ha visto alternarsi i re
sabini e quelli
etruschi e che è stata sede di sepolture per centinaia di anni. Il libro, ricco di curiosità, si può leggere anche come una guida illustrata che vuole ricostruire l'origine di
Trastevere per renderne al lettore il fascino immortale: fotografie, descrizioni di monumenti, strade, eventi, targhe e abitazioni ricordano luoghi scomparsi, riscoprendo l'immenso valore culturale e artistico di una città che ha vissuto
l'avventura più straordinaria della Storia dell'intera umanità.
Giuseppe Lorin, questo suo nuovo libro, 'Transtiberim', edito da Bibliotheka edizioni e distribuito da Messaggerie Italiane, sembra una magnifica guida divulgativa su tutte le particolarità e le ricchezze storico-culturali della riva destra del Tevere: da dove viene questo amore così profondo per Roma?"Sono nato in questa città che, nonostante l'incuria delle varie amministrazioni comunali avvicendatesi negli anni, resta sempre magnifica e unica. Sono nato da genitori non di Roma: mio padre era di Padova e mia madre di Capua. I reciproci parenti che venivano da noi in visita volevano approfondire la conoscenza storica del posto dove noi da sempre abitiamo. Per cui, i miei genitori, affaccendati in casa nell'accoglienza parentale, delegavano me quale guida, o meglio 'Cicerone', ritenuto per l'occasione adeguato a illustrare la Storia e il significato anche simbolico di ogni monumento, edificio, vicolo e chiesa che avremmo incontrato nelle nostre suggestive passeggiate. Poi, con gli studi superiori, era immancabile visitare Roma e i suoi luoghi più reconditi con la professoressa di Storia dell'arte".
A questo suo lavoro seguirà presto anche un'opera sulla riva sinistra del meraviglioso fiume romano?"Perché no? L'editore già mi ha fatto firmare il contratto, vedendo la fame di conoscenza e l'interesse nazionale e internazionale per la nostra città, che in questi ultimi anni si sta diffondendo a macchia di... 'pantera'. Roma si sta risvegliando dal sonno dei secoli, ma i gestori devono essere pronti ad accogliere questo suo risveglio per presentarla con amore, onore e decoro a chi ci raggiunge da qualsiasi parte del globo".
'Transtiberim', ovvero al di là del Tevere: fu questa l'origine del noto quartiere popolare di Trastevere?"Transtiberim: Trastevere, il mondo dell'oltretomba riguarda tutta la sponda destra del fluire del fiume verso il mare. Non solo Trastevere inteso come rione XIII, ma anche Monte Antenne, a cavallo tra le due rive; Monte Mario; il Vaticano; Monteverde, diviso tra Mons Aurus e Mons Viridis; il Gianicolo. E poi la vera storia di Villa Pamphilj, di Villa Sciarra, dei Colli Portuensi e della via Campana, che portava ai campi di sale per il fabbisogno dell'Urbs. La Magliana e l'autentico significato di santa Passera, Portus e il cardinale Corvallus e tanti altri innumerevoli misteri e storie svelate. L'origine del popolare quartiere di Trastevere ha radici antichissime, descritte dettagliatamente nel libro edito da un editore degno di questo nome: Bibliotheka". Leggendo il volume, il lettore si rende conto che a Roma, per ogni passo che si compie, s'incontrano secoli di Storia: il suo obiettivo è anche un recupero dell'identità romana e fare in modo che i cittadini di oggi della capitale d'Italia recuperino la loro memoria?
"La dedica che in questi giorni scrivo sulla pagina del libro ai miei lettori è semplicemente questa: 'Per non dimenticare la Storia'. Oppure: 'Per non camminare ignorando la Storia'. Potrei anche ricordare Benedetto Croce nel suo: "Il pensiero stesso ha come contenuto la Storia". Oppure: "Chi non conosce la storia è condannato a ripeterla" come redarguiva George Santayana. Prima ho accennato a Marco Tullio Cicerone: lui ricordava che "non sapere cosa sia accaduto nei tempi passati, sarebbe come restare per sempre un bambino. Se non si fa uso delle opere delle età passate, il mondo rimarrà sempre nell'infanzia della conoscenza".
Esiste ancora il vero romano, oggi? Un Trilussa, un Belli, un Petrolini?"Una quarantina d'anni fa si diceva: "Nun sei de Roma se nun sei de sette generazioni". Oggi, ritengo che si dovrebbe cambiare numero. Nel film 'Roma' di Federico Fellini si assiste al 'tuffo' in un passato rapportato al presente: è infatti il rapporto passato-presente che ti fa capire e ti svela Roma con tutti i suoi monumenti, i suoi vicoli, i suoi anfratti, i suoi abitanti. Il Colosseo rimane fissato nella memoria per poi ripiombare nel buio: quasi una sorta di contrasto alla luce che, invece, entrando nelle catacombe, ha disintegrato i dipinti e i mosaici antichi ritrovati nelle profondità della terra. Per godere di Roma si deve infatti subirla in brevi momenti, senza cercare di razionalizzare nulla: sarebbe inutile. Roma è la bella confusione, è sempre stata un misto di etnìe. Roma non ha mai posto barriere, perché è una città aperta al mondo. Trilussa, Belli, Petrolini e Anna Magnani erano 'prodotti' del loro secolo: erano Roma. Quella Roma ritratta da Ettore Roesler Franz".
Veniamo all'attualità: cosa dovrebbe fare la sindaca Virginia Raggi per inserire un'altra 'marcia' e rilanciare la capitale, secondo lei?"Cedere con umiltà, molta umiltà, il suo posto a una persona più competente".Ma non ci sono anche evidenti responsabilità del passato, anche remoto?"Esiste sempre un margine di ripresa che, senza un 'polso fermo', non si attua".Come può Roma, una metropoli storicamente invasa da possenti ondate migratorie e visitata ogni anno da milioni di turisti, recuperare la propria identità storica?"Roma, sin da quando ancora non aveva questo nome, è sempre stata la città dell'equilibrio etnico tra etruschi di transtiberim e sabini, latini, umbri e sanniti di Cistiberim. Per non parlare delle popolazioni dacie o del nord Africa. Il caro Matteo Salvini e altri non conoscono la Storia, così come non conoscono le radici storiche della ius soli".