Monia Ben Hamouda (Milano, 1991) è la vincitrice della quarta edizione del Maxxi Bvlgari Prize, con l’opera 'Theology of Collapse' (The Myth of Past) I-X (2024) che entra così a far parte della Collezione permanente del Maxxi. La giuria internazionale ha scelto di premiare 'Theology of Collapse' (The Myth of Past) I-X (2024) di Monia Ben Hamouda: “Per la capacità di intervenire sullo spazio del museo e di interagire con i materiali, integrando l'uso di tecnologie contemporanee e tradizionali. Per la determinazione e il rigore nell’opera che rappresenta un evidente momento di crescita della sua ricerca artistica. Per aver affrontato con profondità il collasso dei nostri tempi attraverso un approccio inusuale ed evocativo”. L’opera ‘Theology of Collapse’ (The Myth of Past) I-X (2024) di Monia Ben Hamouda, con un linguaggio visivo colmo di simbologia culturale e rituale, è composta da dieci pannelli di ferro intagliati a laser con motivi ispirati alla calligrafia islamica e alle moschee. Le lastre, dipinte con spezie tra cui la paprika, l’ibisco e la cannella, sono installate sulla parete di fondo della galleria, creando un effetto di 'collasso', che rievoca la fragilità delle identità contemporanee. 'Theology of Collapse' (The Myth of Past) I-X (2024) è risultata protagonista della mostra del Maxxi Bvlgari Prize, curata da Giulia Ferracci, insieme alle opere 'site-specific' appositamente pensate e realizzate per questa occasione: 'Juroom Naar' di Binta Diaw e 'Assenzahah Essenzahah' (2024) di Riccardo Benassi. Grande novità di questa quarta edizione del premio è stata la menzione speciale per il miglior progetto digitale conferita a Roberto Fassone (Savigliano (Cn), 1986) nell’ambito del Maxxi Bvlgari Prize for Digital Art. L’artista ha presentato nella hall del museo il suo progetto artistico 'And We Thought' (2021 - ongoing), una produzione Sineglossa. L’opera – in una combinazione di testi, video, poster e altre produzioni visive - è il risultato della collaborazione tra l’artista e Ai Lai, ovvero un’intelligenza artificiale programmata per generare racconti surreali, che ha concepito l’esistenza di tre films con immagini psichedeliche e un’estetica unica e immersiva. La cerimonia di premiazione si è svolta lo scorso 17 gennaio nella sala 'Carlo Scarpa' del Maxxi, alla presenza di Emanuela Bruni, consigliera reggente della Fondazione Maxxi; Monia Trombetta, direttore ad interim di Maxxi Arte; Laura Burdese, Bvlgari Deputy Ceo; Aliza S. Wong, direttrice dell’American Academy in Rome; Giulia Ferracci, curatrice della mostra; e ai membri della giuria internazionale, composta da Francesco Stocchi, direttore artistico del Maxxi; Nicolas Bourriaud, direttore del Collettivo curatoriale 'Radicants' e direttore artistico della 15esima Biennale di Gwangju (Corea del Sud); Diana Campbell, direttrice artistica della Samdani Art Foundation (Dhaka, Bangladesh) e Chief Curator del Dhaka Art Summit; Andrea Lissoni, direttore artistico della 'Haus der Kunst' di Monaco di Baviera; Ute Meta Bauer, fondatrice e direttrice del 'NTU Center for Contemporary Art di Singapore' e direttrice artistica della Contemporary Art Biennale 2024 di Diriyah (Arabia Saudita). Nato nel 2001 come Premio per la Giovane Arte, a partire dall’edizione 2018 è diventato Maxxi Bvlgari Prize, rafforzandosi grazie al prezioso supporto di Bvlgari, maison da oltre 140 anni emblema di eccellenza italiana. Il riconoscimento costituisce il nucleo fondante della collezione d’arte del Maxxi e, negli anni, è diventato un importante trampolino di lancio per molti artisti, valorizzandone le espressioni artistiche innovative e sperimentali. Tra i finalisti delle precedenti edizioni: Yuri Ancarani; Giorgio Andreotta Calò; Vanessa Beecroft; Rossella Biscotti; Lara Favaretto; Marinella Senatore; Nico Vascellari; Francesco Vezzoli; Tomaso De Luca; Diego Marcon; Alessandra Ferrini. L’annuncio della vincitrice del Maxxi Bvlgari Prize è stata l’occasione per presentare la nuova Bvlgari American Academy in Rome fellowship, in collaborazione con Maxxi e Whitney Museum. La vincitrice del Maxxi Bvlgari Prize 2025 si aggiudica, infatti, la preziosa opportunità di partecipare a una residenza artistica presso la sede dell’American Academy, lavorando fianco a fianco all’artista selezionato dalla prestigiosa Whitney Biennial.