Casa Zuccala di
Marentino (To) ha aperto le porte al pubblico per presentare la straordinaria collezione di
oltre 100 presepi raccolti da
Elena Buscaglione e
Guido Vanetti. La conservatrice, assieme al marito, ha dedicato oltre cinquant'anni alla ricerca di queste opere in
Italia e
nel mondo, arricchendo la collezione con pezzi provenienti dai luoghi più remoti della Terra grazie alla collaborazione di tanti
amici viaggiatori. La particolarità della collezione risiede nella raffigurazione dei tre personaggi della
Sacra Famiglia, eseguita da artigiani di diverse culture. La mostra non si concentra solo sulla riproduzione realistica degli ambienti, ma sottolinea l'abilità e la diversità degli artigiani nel rappresentare
Maria, Giuseppe e il
bambino. Lo straordinario evento culturale è in corso in questi giorni presso
Casa Zuccala, in cui i visitatori hanno la possibilità di ammirare una parte significativa della collezione. La mostra rimarrà aperta, con ingresso libero, fino a
domenica 10 dicembre 2023, con orario
15-19. Ma bisogna sottolineare anche la location:
Casa Zuccala. Una dimora storica, che accoglie chiunque voglia scoprire questa splendida vigna delle
colline torinesi, la sua storia e quella della famiglia che l’ha abitata per oltre cinque secoli. Una famiglia segretamente
aristocratica, ma dichiaratamente
borghese, in un
Piemonte sabaudo anti-austriaco. La splendida villa è arricchita dal
Gea (Giardino delle erbe aromatiche, ndr): un orto botanico inserito
nell’Atlante dei Giardini della
Regione Piemonte, aperto al pubblico sin dal
2009. Il suo scopo è quello di far conoscere la
natura, attraverso la raccolta e lo studio delle
essenze aromatiche utilizzate dall’uomo
in cucina, nell’industria dei
liquori, dei
profumi e dei
cosmetici, nella preparazione di
dolci e
bevande. Il
giardino occupa un’area collinare terrazzata di circa
7 mila metri quadrati e ospita oltre mille varietà di
Aromatiche e
Panc (Piante alimentari non convenzionali, ndr). Le collezioni comprendono non solo le
piante spontanee, ma anche le
cultivar e gli
ibridi commerciali, per far conoscere al visitatore i risultati e i fini dell’intervento dell’uomo sui
vegetali. La presenza di esemplari tipici degli
ambienti tropicali e
subtropicali, che richiedono spesso periodi di acclimatazione, ha dato luogo a
studi sperimentali sulle modalità di
coltivazione (potatura, riproduzione, irrigazione, concimazione). Ed è questo uno degli aspetti più interessanti del
giardino. Inoltre, prezioso risulta l'inserimento di
piante non aromatiche, bensì
alimentari, provenienti da tutte le parti del mondo ai fini di valutare la loro possibilità di sfruttarle per la coltivazione orticola in
Piemonte, in alternativa ad altre
essenze tradizionali, oggi in
crisi a causa di
fattori ambientali (siccità, incontrollate variazioni climatiche, avversità dovute a nuovi nemici) o
commerciali (concorrenza): una soluzione che ha avuto inizio nel
2017 e che sta già dando le prime risposte alle domande che ci si era posti nell’attivare questo settore del
giardino.