Non è un segreto che a
Roma il problema dei rifiuti sia diventato, negli ultimi anni, qualcosa di
insostenibile. A poco sono servite le misure prese dall’amministrazione per arginare l’emergenza. Ultimamente, è stato raggiunto un accordo tra
l’Acea e il
comune di Roma, che riguarda il progetto definitivo per la costruzione di un
termovalorizzatore a
Santa Palomba: un impianto che trasformerà in
energia e in
ceneri circa
600 mila tonnellate di rifiuti l’anno, per un costo che, secondo le stime degli osservatori, potrebbe essere salito a circa
1 miliardo di euro rispetto ai
700 milioni previsti all’inizio. Per vedere in funzione l’impianto, tuttavia, si dovrà attendere il
2026. Anche l’azienda municipalizzata ha deciso di introdurre delle novità per affrontare al meglio il
'problema-rifiuti': a partire da alcuni
'quartieri-pilota' verrà messa in atto la rimozione dei
cassonetti dalle strade e l’apertura di nuove
isole ecologiche, sulla falsariga di quelle per i
rifiuti ingombranti che già sono funzionanti in alcune zone della capitale. La raccolta dovrà quindi essere il frutto della
collaborazione tra
l’operato del cittadino e
l’Ama, che lavoreranno all’unisono per il bene della collettività. Il progetto riguarderà inizialmente il
Pigneto, quartiere di
Roma in cui il problema rifiuti ha causato
notevoli disagi ai residenti. L’obiettivo è
triplice: 1) tenere pulita la città, soprattutto nelle zone in cui è più attiva la
movida; 2) aumentare il livello della
raccolta differenziata; 3) infine, rimuovere i
cassonetti stradali. Per migliorare la qualità del servizio di raccolta,
Ama si appresta a rilanciare le
isole ambientali, in una versione riveduta e corretta rispetto al passato, per venire incontro alle attuali necessità - in primis, alzare i livelli di
riciclaggio dei materiali. L’azienda ha intenzione di avviare la sperimentazione
all’inizio del 2024, subito dopo il termine di tutte le attività di pulizia legate alle
festività natalizie. Se il progetto porterà i risultati sperati, il modello verrà trasferito in tutte quelle aree dove la raccolta dei rifiuti ha registrato le maggiori criticità:
Torpignattara, Monti (dove sono state già allestite le prime isole ecologiche,
ndr),
Balduina e
piazza Bologna. Come
primo step verranno rimossi al
Pigneto tutti i
cassonetti stradali. Parallelamente, saranno allestite
isole ecologiche nei punti nevralgici di quest’area (per esempio, nei pressi di
piazza Malatesta o di
piazza Nuccitelli, ndr) dove sia i residenti, sia i titolari dei locali porteranno i loro
rifiuti. Si potrà accedere a questi spazi in più ore della giornata. Inoltre, per
motivi sanitari e di
decoro, le aree saranno delimitate con
pannelli protettivi e svuotate più volte al giorno. Per aumentare i livelli di
differenziata, le
isole saranno
presidiate 24 ore su 24, con addetti che controlleranno se gli utenti hanno
separato la loro
spazzatura come si deve. In caso contrario,
cittadini e
negozianti saranno costretti, invece, a tornare a casa per
dividere i materiali nel modo giusto. I benefici non riguarderanno solo questo aspetto, ma anche il versante
logistico: senza più dover
svuotare i cassonetti in maniera così capillare, i
camion faranno
meno giri di
raccolta e l’azienda potrà concentrare i mezzi su aree dove è
maggiore la
produzione di rifiuti.