Pietro PisanoNon è un segreto che a Roma il problema dei rifiuti sia diventato, negli ultimi anni, qualcosa di insostenibile. A poco sono servite le misure prese dall’amministrazione per arginare l’emergenza. Ultimamente, è stato raggiunto un accordo tra l’Acea e il comune di Roma, che riguarda il progetto definitivo per la costruzione di un termovalorizzatore a Santa Palomba: un impianto che trasformerà in energia e in ceneri circa 600 mila tonnellate di rifiuti l’anno, per un costo che, secondo le stime degli osservatori, potrebbe essere salito a circa 1 miliardo di euro rispetto ai 700 milioni previsti all’inizio. Per vedere in funzione l’impianto, tuttavia, si dovrà attendere il 2026. Anche l’azienda municipalizzata ha deciso di introdurre delle novità per affrontare al meglio il 'problema-rifiuti': a partire da alcuni 'quartieri-pilota' verrà messa in atto la rimozione dei cassonetti dalle strade e l’apertura di nuove isole ecologiche, sulla falsariga di quelle per i rifiuti ingombranti che già sono funzionanti in alcune zone della capitale. La raccolta dovrà quindi essere il frutto della collaborazione tra l’operato del cittadino e l’Ama, che lavoreranno all’unisono per il bene della collettività. Il progetto riguarderà inizialmente il Pigneto, quartiere di Roma in cui il problema rifiuti ha causato notevoli disagi ai residenti. L’obiettivo è triplice: 1) tenere pulita la città, soprattutto nelle zone in cui è più attiva la movida; 2) aumentare il livello della raccolta differenziata; 3) infine, rimuovere i cassonetti stradali. Per migliorare la qualità del servizio di raccolta, Ama si appresta a rilanciare le isole ambientali, in una versione riveduta e corretta rispetto al passato, per venire incontro alle attuali necessità - in primis, alzare i livelli di riciclaggio dei materiali. L’azienda ha intenzione di avviare la sperimentazione all’inizio del 2024, subito dopo il termine di tutte le attività di pulizia legate alle festività natalizie. Se il progetto porterà i risultati sperati, il modello verrà trasferito in tutte quelle aree dove la raccolta dei rifiuti ha registrato le maggiori criticità: Torpignattara, Monti (dove sono state già allestite le prime isole ecologiche, ndr), Balduina e piazza Bologna. Come primo step verranno rimossi al Pigneto tutti i cassonetti stradali. Parallelamente, saranno allestite isole ecologiche nei punti nevralgici di quest’area (per esempio, nei pressi di piazza Malatesta o di piazza Nuccitelli, ndr) dove sia i residenti, sia i titolari dei locali porteranno i loro rifiuti. Si potrà accedere a questi spazi in più ore della giornata. Inoltre, per motivi sanitari e di decoro, le aree saranno delimitate con pannelli protettivi e svuotate più volte al giorno. Per aumentare i livelli di differenziata, le isole saranno presidiate 24 ore su 24, con addetti che controlleranno se gli utenti hanno separato la loro spazzatura come si deve. In caso contrario, cittadini e negozianti saranno costretti, invece, a tornare a casa per dividere i materiali nel modo giusto. I benefici non riguarderanno solo questo aspetto, ma anche il versante logistico: senza più dover svuotare i cassonetti in maniera così capillare, i camion faranno meno giri di raccolta e l’azienda potrà concentrare i mezzi su aree dove è maggiore la produzione di rifiuti.





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