Le
destre hanno una vera e propria mania per i
voli di Stato. E sono alquanto
‘incazzerecci’ sulla questione, particolarmente quando alcuni loro esponenti vengono
‘pizzicati’ a servirsene magari
contro il popolo, o per
l’uso del popolo che essi fanno
ad uso del popolo, naturalmente. Ma da un paio di giorni abbiamo scoperto che diventano ancor più
‘incazzerecci’ sulla questione quando offrono, dall’alto della loro munificenza,
aerei di Stato ad altri e questi rispondono:
“No, grazie”. I loro giornali di famiglia, quelli dai quali verrà lanciata la campagna di distruzione di massa contro la
presidente del Consiglio quando sarà finito il
‘vino’ e marciti i
‘tarallucci’, si sono infuriati perché
“quell’egiziano là” ha rifiutato il
volo di Stato, la
‘passerella rossa’ a
Ciampino, che a lui non solo non sarebbe servita a niente, ma avrebbe probabilmente peggiorato la situazione di quelli che, in
Egitto, ci rimangono. Si chiama
famiglia. E le
destre le hanno nel cuore. In più, il rifiuto del
volo di Stato da parte di
Patrick Zaki - o di essersi servito di un volo di Stato - impedirà ai
giornali di famiglia di
scagliarsi contro di lui. Perché questi
non sono mai contenti: non solo ti offrono e ti sostengono, ma sono costretti a inventarsi che sei un
ingrato e che non li ringrazi abbastanza.
Ps: noi che parliamo le lingue - perché io valgo - gli interventi di
Zaki li abbiamo seguiti in inglese (senza traduzione di regime). E non c’è stata occasione in cui non abbia ringraziato il
Governo italiano, il
presidente del Consiglio e le
autorità tutte per il supporto e l’aiuto fornito. Ma di qualcosa
bisogna pur scrivere. E di qualcosa, in televisione, bisogna pur
gridare.