Il mercato del
gas è nel vortice di una
doppia speculazione: quella del
produttore, che riduce l'estrazione e compensa con l’aumento del prezzo; e quella degli
operatori del mercato, che trovandosi molta richiesta e poca offerta di prodotto, aumentano il prezzo. L’insopportabile disputa politica che anima questa
triste campagna elettorale, è tutta incentrata su tempi e importi di parziale e insufficienti
‘ristori’ statali. Ma qualunque
speculazione, per sua natura, ha un
inizio e una
fine: non può essere la
norma. E allora la politica, invece di inseguire i
‘ristori’, perché non emette
un solo decreto con cui si sospendono, per tutti, i
termini di pagamento delle
bollette emesse? Quando lo
Stato italiano e
l'Europa saranno venuti a capo della situazione, si deciderà
quanto e
come pagare.