Da
‘Il Fatto Quotidiano’: “Secondo quanto trapelato nelle ultime ore, il governo vorrebbe modificare l’attuale sistema elettorale per il Csm in questo modo: al posto di un unico collegio nazionale ci sarebbero sette collegi più piccoli... Un meccanismo che ha provocato la reazione di Sebastiano Ardita e Nino Di Matteo: “La nuova legge elettorale per la elezione del Csm prevederebbe un sistema ‘binominale’ con piccoli collegi. Questo farà sparire ogni possibile opposizione allo strapotere delle correnti, che sottometteranno definitivamente i magistrati liberi che sono la maggioranza. Sarebbe il trionfo del ‘correntismo’ e del ‘bipolarismo’, che provocherà ulteriori spaccature e conflitti”. E hanno
ragione. Ma davvero
Draghi e la
Cartabia ci portano a dar ragione a
Di Matteo e
Ardita? Forse è stata
solo un’illusione?