La partita del
Quirinale è ancora lunga e complicata, ma qualcosa si incomincia a capire. Si è capito, per esempio, che
Draghi al
Quirinale ci vorrebbe andare. Eccome se ci vorrebbe andare. E si è capito anche che
Conte, Letta e
Berlusconi non ce lo vogliono mandare. Ma
Conte, Letta e
Berlusconi insieme, ammesso che trovino un
nome comune, non bastano ad eleggere un presidente.
E allora? Allora bisogna trovare un
nome che,
allargando la base, faccia da
minimo comune denominatore per ottenere i voti necessari. Ma poiché
nomen est sostantia rerum, più si allarga la base più il denominatore trovato sarà
minimo. Di
nome e di
fatto.