Un incontro di poesia e musica e un invito alla
speranza: quella di lasciarci alle spalle le difficoltà e il dolore dovuti a questa pandemia. Lo scorso
7 luglio 2021, la scrittrice
Elena Rossi ha presentato la sua prima raccolta di poesie, intitolata
‘24 ore sguardi’, edito dalla casa editrice
‘Ensamble’, presso la galleria
‘Studio CiCo’ di
Roma. Le poesie della
Rossi hanno offerto un'attenta visione del mutamento degli spazi, reali e virtuali, delle emozioni, della sospensione del tempo e dei sentimenti provati durante questa lunga fase di
emergenza sanitaria. Il testo, nella prima sezione, è un tributo agli
‘angeli silenziosi’, a tutti coloro che, con dedizione e dignità, hanno lottato e ancora oggi proseguono la loro
battaglia per salvare le vite di tanti italiani. Non è un caso che ad accompagnare le poesie della scrittrice sia stata organizzata anche una
collezione di dipinti, che ritraggono angeli realizzati
'in sanguigna' - come i ritratti di
Leonardo - e a olio su tela, già esposti a
Castel Sant'Angelo. Un'idea nata dall'artista e curatrice della mostra,
Cinzia Cotellessa. L'evento ha visto la moderazione di
Vittorio Lussana, direttore responsabile di
Laici.it; le letture delle attrici
Patrizia Schiavo e
Gabriela Corini, con l'accompagnamento musicale del contrabbassista
Stefano Marzolla, hanno coinvolto il pubblico in momenti molto profondi di ricordo e condivisione.
"La poesia, oggi più che mai, è un'arma potente”, ha dichiarato
Elena Rossi, già vincitrice del
Premio ‘Franco Cuomo International Award’ nel
2018 con il suo primo libro:
'Onda e altri racconti’ (Cosmo Iannone Editore), “un viaggio dall'anima al mondo per comunicare emozioni, ma anche per trasmettere forza e tenerci vicini, come abbiamo saputo fare dal primo lockdown ad oggi". Secondo
Matteo Chiavarone, poeta, scrittore ed editore di
'Ensamble', “Elena Rossi usa la forza della poesia per offrirci uno sguardo delicato e attento su questi nostri tempi incerti. Volevamo offrirvi”, ha aggiunto
Cinzia Cotellessa, “un'occasione di riflessione che credo non possa che giovare a ciascuno di noi. La nostra vita ha bisogno di linfa vitale e la poesia ha un potere immenso, ci aiuta a pensare, riflettere e sognare". Molto efficaci le letture delle attrici
Patrizia Schiavo e
Gabriela Corini, che hanno saputo coinvolgere il pubblico in momenti appassionanti, ricordando a tutti le fasi più difficili della
pandemia e i tanti problemi che, con essa, abbiamo tutti dovuto attraversare, a cominciare dal
lavoro in ‘smart working’, che molti hanno dovuto affrontare nonostante le difficili condizioni economiche delle proprie aziende e le numerose iniziative
annullate, preparate e, talvolta,
naufragate a causa del rischio di possibili contagi. Ma la
speranza di fondo, ben presente nella poetica della
Rossi, ha il merito di ricordarci anche questo: mettiamo alle nostre spalle questo
lungo ‘incubo’, anche
psicologico, che abbiamo vissuto tutti quanti, in cui sono capitate molte cose spiacevoli. E ricominciamo a vivere, tenendo presente la
parte ‘nobile’ del dolore il quale, a suo modo, insegna tante cose.