Marcello ValeriDa giovedì 17 a sabato 19 giugno 2021 alle ore 20.00 e domenica 20 giugno, alle ore 17.30, presso il Teatro di Documenti di via Nicola Zabaglia 42 in Roma (quartiere Testaccio), si terrà lo spettacolo teatrale - in presenza, ma nel pieno rispetto dei protocolli sanitari vigenti - ‘Salomé’ di Oscar Wilde, per la regia di Paolo Orlandelli, che ha curato anche la traduzione del testo. Si tratta di una sperimentazione di Wilde nel genere della tragedia. Dopo i drammi romantici ‘Vera o i nichilisti’ e ‘La Duchessa di Padova’, prima delle quattro ‘commedie triviali per persone serie’ che lo renderanno famoso nel mondo, Wilde si cimenta nella narrazione di un episodio biblico, privilegiandone la componente psicologica. Un’opera sul potere, sul controllo e sul possesso. Erode, (Mauro Toscanelli) vuole a tutti i costi che la bella e selvaggia Salomé (Viola Carinci) danzi per lui; Salomé vuole sedurre il profeta Jokanaan (Bruno Petrosino), per distoglierlo dall'amore verso Dio; Erodiade (Caroline Pagani) vuole la testa del profeta Jokanaaan, perché la ingiuria e perché vuole impedire a Erode di interessarsi a Salomé. Raggiungeranno tutti il proprio scopo a carissimo prezzo: Salomé pagando con la vita; Erode sacrificando il profeta; Erodiade perdendo sua figlia. In secondo piano, il giovane capitano siriano muore per amore di Salomé, spezzando il cuore del paggio innamorato di lui. L’angelo della morte volteggia sopra il palazzo di Erode, velando la Luna con macabri presagi. Tutti i personaggi sono inquieti e insoddisfatti, squilibrati. Il lato oscuro che Wilde dipinge in ogni suo scritto, in ‘Salomé’ diventa protagonista e deforma i caratteri in modo grottesco e angosciante: Erode è capriccioso e infantile; Salomé è ambiziosa e inaccessibile; Erodiade è impotente e frustrata; Jokanaan è sostanzialmente un ‘invasato’. La somma di tali aberrazioni produce una cacofonia di suoni stridenti e spossanti: uno snervante e martellante vilipendio. Solo la morte metterà fine a questa gragnuola di colpi che, puntualmente, mancano il bersaglio.

Paolo Orlandelli
Regista votato all’attualità, si dedica a spettacoli di denuncia e impegno civile, quali: 'Processo Dell’Utri, storia d’Italia dagli anni ’70 a oggi' (2015); 'Emanuele Scieri, vittima della Folgore' di Isabella Guarino e Corrado Scieri (2014); 'Davide contro Golia, cronache del G8 di Genova' (2011), di cui è anche autore e interprete e che vanta il patrocinio di Amnesty International; 'Il Cardinal Mia Cara' (2012); 'Vite violate e crimini sessuali nella Chiesa cattolica' (2009); '04-05-’98: Strage in Vaticano' (2008), tutti di Fabio Croce. Di teatro contemporaneo allestisce, tra gli altri, 'Una coppia aperta, anzi spalancata' di Dario Fo e Franca Rame (2013); 'Il letto' di Giuseppe Manfridi (2010); 'Antonietta Pirandello, nata Portolano' di Marina Argenziano (2001). Sul versante letterario, adatta per la scena 'Alexis, o della lotta vana' di Marguerite Yourcenar (2014); 'L’invenzione di Morel' di Adolfo Bioy Casares (2013); 'Una frase, un rigo appena' di Manuel Puig (2009); 'Regina contro Queensberry, il primo processo di Oscar Wilde' (2008).

Salomè
di: Oscar Wilde
Traduzione e regia: Paolo Orlandelli
Personaggi e interpreti: Erode (Mauro Toscanelli); Erodiade (Caroline Pagani); Salomé (Viola Carinci), Jokanaan (Bruno Petrosino); giovane capitano siriano (Vincenzo Galluzzo); Paggio (Orazio Rotolo Schifone); primo soldato (Marco Di Campli San Vito); secondo soldato (Massimiliano Mursia)
Coreografie: Roberta Lutrario
Costumi: Carla Ceravolo
Orari: giovedì 17, venerdì 18 e sabato 19 giugno: ore 20.00; domenica 20 giugno, ore 17.30
Ingresso: Euro 12,00
Tessera associativa: Euro 3,00
Ufficio stampa: Elisa Fantinel (elisafantinel@yahoo.it)





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