Il
15 novembre scorso, si sono conclusi gli
‘Stati Generali’ del
Movimento 5 Stelle che, ricordiamolo, è il
primo Partito in
parlamento. Dovevano darsi un
assetto stabile e
definitivo e nominare un
organo dirigente, che si pensava
collegiale e
unitario: niente. Passati
due mesi (due mesi…), tutto è ancora
nelle nebbie, non c’è alcun accordo su nulla e nessun organo dirigente. E’ ancora in carica il
povero ’reggente’, Vito Crimi. Ora la domanda è semplice ed è questa: è in grado un
‘caravanserraglio’ del genere di offrire utilità in caso di una
crisi di governo? Ma, ancor più drammaticamente, il
Recovery Fund, cioè il nostro futuro, ma
in che mani è?