'Bitbond', la
banca on line fondata dal tedesco
Radoslav Albrecht che offre un servizio di
'lending Bitcoin', permette ai propri clienti di trasferire denaro ovunque nel mondo, utilizzando
Bitcoin. L'istituto, grazie all'utilizzo della cryptovaluta,
'bypassa' il sistema di trasferimento internazionale di
Swift (il principale riferimento per i bonifici interbancari,
ndr), abbattendo i costi delle commissioni di cambio. Tecnicamente, il
Bitcoin viene utilizzato come garanzia per i trasferimenti di denaro, ma mai come un modalità effettiva per il trasferimento del credito in valuta internazionale. I clienti detengono le somme di denaro in
'token' digitali come
Bitcoin solo per pochi secondi o minuti, fino a quando non vengono convertiti nella
valuta del Paese in cui desiderano ricevere i fondi, evitando così che le
cryptovalute possano subire le
fluttuazioni tipiche dei
tassi di cambio. Ma prima ancora che una piattaforma di investimento,
'Bitbond' è un progetto di
inclusione finanziaria, dato che molti mercati e regioni sono sottoserviti dalle banche. Nei
mercati emergenti, la penetrazione del
conto corrente bancario tende a essere inferiore al
50%. Senza un
conto, la maggior parte delle persone è esclusa dai servizi finanziari formali e non può né ottenere un
prestito conveniente, né
investire i propri soldi per interessi. Sulla piattaforma, la
tecnologia 'blockchain' viene usata per collegare sia gli
investitori, sia i
mutuatari. Poichè
'Bitbond' funziona esclusivamente con la
valuta digitale bitcoin, né il mutuatario, né il creditore hanno bisogno di un
conto bancario per partecipare a questo
mercato globale dei prestiti. Questi ultimi hanno una durata variabile da
6 settimane a
5 anni. E l'importo minimo del finanziamento è di
0,01 Btc. Chi investe su
'Bitbond' ha la possibilità di scegliere manualmente i prestiti che vuole finanziare, oppure utilizzare
'AutoInvest', il servizio che permette di creare automaticamente un portafoglio di prestiti diversificato, in base alle proprie preferenze. Il vantaggio più considerevole per un
investitore 'Bitbond' è la possibilità di diversificare geograficamente il proprio portafoglio.
'Bitbond' utilizza, infatti, informazioni non convezionali per calcolare l'affidabilità creditizia dei propri clienti. I vantaggi per chi
'presta' sono decisamente interessanti:
a) guadagno annuo del
13%; b) possibilità di investire in prestiti denominati in
Euro e
Usd (dollari Usa,
ndr);
c) investimenti automatici grazie alla funzione
AutoInvest; d) possibilità di diversificare il proprio portafoglio. La maggior parte dei clienti di
'Bitbond' sono
piccoli imprenditori o
lavoratori 'freelance'. I trasferimenti di denaro sono relativamente piccoli e non superano i
50 mila dollari. Il servizio è disponibile in tutto il mondo semplicemente attraverso una
connessione internet, indipendentemente dalle banche. Ma come funziona, in concreto, la
richiesta di un prestito? Viene stipulato un
contratto tra il mutuatario e il creditore (o prestatori) per prendere in prestito una quantità specifica di
Bitcoin. I prestiti possono avere una durata di
6 settimane, fino a
5 anni. I mutuatari ricevono una
valutazione prima di poter pubblicare la propria
richiesta di prestito. La valutazione si basa anche su una forma di
'soppesamento finanziario': per essere in grado di
ottenere finanziamenti, la richiesta di prestito viene pubblicata nel
'marketplace' di
'Bitbond', in cui i
creditori possono effettuare
offerte durante
un'asta. La richiesta è disponibile sul mercato fino a
14 giorni. Sia i mutuatari, sia i creditori ricevono un
piano di pagamento, che verrà visualizzato
nell'area dei membri e
nell'account personale, dopo che
l'asta risulterà completata con successo.