Stefania CatalloDopo la riapertura al culto nelle chiese cattoliche lo scorso 18 maggio, anche la Grande Moschea di Roma riapre le sue porte, in via sperimentale, per la Preghiera del Venerdì. Il Centro islamico culturale d'Italia ha infatti diffuso una nota nella quale sono riportate le condizioni per l'accesso ai fedeli, che tengono conto delle misure anti-Covid e prevedono, tra l'altro, l'accesso per un massimo di 200 persone. Per tutelare ulteriormente la salute pubblica, viene sconsigliato l'accesso alle persone over 70 e ai ragazzi minori di 14 anni. Queste le linee guida diffuse attraverso i media: 1) prima dell'ingresso è previsto il rilevamento della temperatura corporea: non sarà consentito l'ingresso a quanti presentano una febbre pari o superiore a 37,5 gradi centigradi, che palesano sintomi influenzali o disturbi respiratori; 2) i fedeli non potranno portare con sé tappeti per la preghiera personali, ma dovranno utilizzare i tappeti monouso messi a disposizione dalla Grande Moschea; 3) non sarà possibile svolgere l'abluzione in loco, che ogni fedele dovrà svolgere prima del suo arrivo; 4) i fedeli, inoltre, dovranno seguire i percorsi di entrata e di uscita appositamente predisposti e dovranno attenersi alle indicazioni del personale e dei collaboratori del Centro islamico culturale d'Italia; 5) è necessaro rispettare sempre il distanziamento di sicurezza, sanificare le mani, utilizzare mascherine a protezione di naso e bocca anche prima, durante e dopo la preghiera; 6) in ogni caso, non saranno consentiti assembramenti. La Grande Moschea è stata inaugurata nel 1995 ed è stata costruita secondo il progetto dell'architetto Paolo Portoghesi, su un terreno concesso dal Comune di Roma nel 1974. La posa della prima pietra avvenne nel 1984, alla presenza dell'allora presidente dellla Repubblica, Sandro Pertini. L'opera è stata finanziata dal capostipite della famiglia reale saudita, re Faysal, custode anche delle moschee sacre di La Mecca e Medina. Attualmente, la Grande Moschea rappresenta il maggior luogo di culto islamico in Europa e ospita una biblioteca, un centro culturale, una scuola di lingua araba e spazi congressuali. La Grande Moschea è l'unico ente musulmano riconosciuto dallo Stato italiano e, nel tempo, è entrato a far parte della vita culturale della capitale d'Italia, promuovendo iniziative volte al tema della pace e della fratellanza tra i popoli.


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