Dopo la riapertura al culto nelle
chiese cattoliche lo scorso
18 maggio, anche la
Grande Moschea di
Roma riapre le sue porte, in via sperimentale, per la
Preghiera del Venerdì. Il
Centro islamico culturale d'Italia ha infatti diffuso una nota nella quale sono riportate le
condizioni per l'accesso ai fedeli, che tengono conto delle
misure anti-Covid e prevedono, tra l'altro, l'accesso per un massimo di
200 persone. Per tutelare ulteriormente la salute pubblica, viene sconsigliato l'accesso alle persone
over 70 e ai ragazzi minori di
14 anni. Queste le
linee guida diffuse attraverso i media:
1) prima dell'ingresso è previsto il rilevamento della
temperatura corporea: non sarà consentito l'ingresso a quanti presentano una febbre pari o superiore a
37,5 gradi centigradi, che palesano
sintomi influenzali o
disturbi respiratori; 2) i fedeli non potranno portare con sé
tappeti per la preghiera personali, ma dovranno utilizzare i
tappeti monouso messi a disposizione dalla
Grande Moschea; 3) non sarà possibile svolgere
l'abluzione in loco, che ogni fedele dovrà svolgere prima del suo arrivo;
4) i fedeli, inoltre, dovranno seguire i
percorsi di
entrata e di
uscita appositamente predisposti e dovranno attenersi alle indicazioni del personale e dei collaboratori del
Centro islamico culturale d'Italia; 5) è necessaro rispettare sempre il
distanziamento di sicurezza,
sanificare le mani, utilizzare
mascherine a protezione di naso e bocca anche prima, durante e dopo la preghiera;
6) in ogni caso, non saranno consentiti
assembramenti. La
Grande Moschea è stata inaugurata nel
1995 ed è stata costruita secondo il progetto dell'architetto
Paolo Portoghesi, su un terreno concesso dal
Comune di Roma nel
1974. La posa della
prima pietra avvenne nel
1984, alla presenza dell'allora presidente dellla Repubblica,
Sandro Pertini. L'opera è stata finanziata dal capostipite della famiglia reale saudita,
re Faysal, custode anche delle moschee sacre di
La Mecca e
Medina. Attualmente, la
Grande Moschea rappresenta il maggior luogo di
culto islamico in
Europa e ospita una
biblioteca, un
centro culturale, una
scuola di lingua araba e
spazi congressuali. La
Grande Moschea è l'unico ente musulmano
riconosciuto dallo Stato italiano e, nel tempo, è entrato a far parte della
vita culturale della
capitale d'Italia, promuovendo iniziative volte al tema della
pace e della
fratellanza tra i popoli.