Vittorio CraxiPer rispetto della Storia e anche del presente, risulta inopportuno fare delle comparazioni fra la stagione politica del Governo Craxi e quella, drammatica, che stiamo vivendo. Posso solo dire che i governi della prima Repubblica non stavano ogni giorno a lamentarsi delle macerie lasciate in eredità dal fascismo. E, di fronte alle avversità, rappresentate soprattutto dalla divisione del mondo in due blocchi, seppero far fronte alla instabilità interna e internazionale sapendo infondere fiducia tra i cittadini. Nel 1983, i socialisti tornarono al governo dopo l'esperienza del primo centro-sinistra preparati per essere classe dirigente e seppero accompagnare il nuovo dinamismo della società italiana. Credo che mio padre Bettino seppe guadagnarsi prestigio e rispetto internazionale, facendo valere la forza del proprio Paese senza dover mettere le 'dita negli occhi' a nessuno. Uno spirito internazionalista sorreggeva i Paesi europei dell'epoca e una cooperazione fra i leader socialdemocratici della migliore stagione che la sinistra di governo abbia mai conosciuto: quella degli anni '80 del secolo scorso. Oggi, alla sinistra italiana manca una forza politica che abbia il medesimo segno innovatore, collegato a una grande tradizione. E' il vuoto ideologico, una delle mancanze principali del Partito democratico, che ha radici di cui non si parla, ma che si ricollegano alle pulsioni populistiche dell'allora Partito comunista italiano. Penso che noi socialisti abbiamo la responsabilità di far riemergere la nostra identità, puntando alla nostra autonomia e cercando la strada più utile per essere protagonisti nella campagna elettorale europea, in cui più di altri abbiamo titolo per dire la nostra opinione. Naturalmente, é fondamentale riunire tanti socialisti in un progetto comune, approfittando delle vistose divisioni in campo altrui. A Sigonella, fu impedito l'assalto della Delta Force; a Catania, Matteo Salvini ha arrestato cento africani stremati: credo che il paragone sia un insulto all'intelligenza e anche alla Storia.


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