I giudici del
Tribunale del riesame hanno scagionato il carabiniere
Gianpaolo Scafarto dall'accusa di aver
"fabbricato false prove a carico di Tiziano Renzi". Ovviamente, fa piacere a tutti: quale cosa meno sopportabile di
un'accusa inconsistente a danno di
un innocente? Il fatto è che il riesame, annullando la sospensione di un anno, ha rilevato
"come non sia la prima volta che si ritrovano situazioni simili in atti giudiziari, senza che questo giustifichi un'azione penale: si tratta di un "errore involontario". Tutto è bene ciò che finisce bene. Resta però una
domanda: tutti gli altri cittadini incappati in
"situazione simili", che non si chiamano
Scafarto e non sono collaboratori di
Woodcok, che fine hanno fatto?