La
ripresa economica c'è: la cosa è ormai evidente. Ma
attenzione: bisogna cominciare a
correggere alcuni provvedimenti presi dal
Governo Renzi con un certo grado di ingenuità:
a) con la
fiscalizzazione prevista dal nuovo
contratto a tutele crescenti, molte aziende hanno trasformato i vecchi rapporti a tempo
determinato in contratti a tempo
indeterminato, ma non appena il periodo di
sgravio fiscale si è concluso, esse hanno
licenziato i lavoratori
neo-assunti, per poterli
riassumere con nuovi contratti a tempo determinato;
b) l'Italia è l'unico Paese europeo in cui i
salari decrescono, nonostante un aumento delle nostre
esportazioni che si aggira attorno a un
4% in più rispetto all'anno scorso;
c) la nostra
mentalità imprenditorlale rimane
arretrata. Il
risparmio continua a essere considerato come base degli
investimenti in quanto
utile da reinvestire, mentre nell'economia moderna vale il ragionamento opposto: sono gli
investimenti, soprattutto nei settori dell'innovazione e della ricerca, a produrre un
risparmio 'strutturato'. Sia come sia, il suggerimento che possiamo fornire a quanto punto è soprattutto nel merito del cosiddetto
'Jobs act', il quale era stato concepito come strumento di
'svecchiamento' del personale specializzato ormai
'scoppiato', non certo per permettere
'giochetti' d'interpretazione giuridica arbitraria, come purtroppo accade regolarmente in questo Paese di
'furbetti' o
sedicenti tali. L'abolizione dell'articolo
18 dello Statuto dei lavoratori è stata utilizzata in maniera
iniqua, in quanto forma di
ricatto nei confronti dei neo-assunti. Ma l'Italia ha la necessità di comprendere che deve uscire da un modo
estremistico di
contrattare il costo del lavoro, per tornare sui più corretti sentieri del
'giusto compromesso'. Il Governo e i suoi ministri economici,
Pier Carlo Padoan e
Carlo Calenda, sono dunque pregati di indirizzare i nostri
manager verso questa
'strada maestra'. L'unica in grado di riportare questo Paese di
artisti, navigatori, trasmigratori e
commissari tecnici della nazionale di calcio sul binario della
ragionevolezza. In questa, come in altre questioni.