
E venne l’epoca dei
consigli non richiesti. Tutti, in questi giorni, si impegnano a dire la loro su come raddrizzare una situazione politica che sembra irrimediabilmente compromessa. E se ne sentono
di ogni tipo e colore… La Lega Nord per una volta si dimostra partito di governo ed esterna la propria posizione con un certo grado di moderazione, a parte alcuni
puntini di sospensione di qualche esponente un po’ colorito.
L’Udc si mantiene intorno alla solita
‘linea di autoscontro’ tra chi è solitamente disposto a
‘stracciarsi le vesti’ pur di avere un’intervista sul
‘Corsera’ e chi continua a ritenere
Silvio Berlusconi una sorta di
Padre Pio della Brianza. Gianni De Michelis il primo giorno chiede segnali di
discontinuità, il secondo dà ragione a
Luca Cordero di Montezemolo, nel terzo annuncia l’apocalisse cosmica, al quarto convoca 3 riunioni di segreteria del suo partito.
Fini, La Russa, Alemanno e Storace giocano ai
‘quattro cantoni’, mentre
Isabella Bertolini, in una nota, dichiara che quella della
Casa delle Libertà non è affatto una crisi, bensì un utile chiarimento che favorirà la sfavillante vittoria del centrodestra alle elezioni del 2006, allorquando
Silvio Berlusconi trionferà sulle nubi celesti in un regno che non avrà mai fine.
Maurizio Sacconi, infine, spiega a
Bobo Craxi che l’unità socialista non può ricercarsi all’interno di un
centrosinistra ‘demoplutocratico’ nello stesso momento in cui
Bobo Craxi era costretto a prendere atto che l’unità socialista è impossibile in un
centrodestra ‘demoplutocratico’.
Nel centrosinistra le cose non vanno affatto meglio:
Romano Prodi si dice pronto a governare con
Fausto Bertinotti, Bertinotti si dice pronto a governare con
Massimo D’Alema, D’Alema si dice pronto a governare con
Valter Veltroni e Piero Fassino, Veltroni e Fassino si dichiarano pronti a governare con
Franco Marini e Pier Luigi Castagnetti, Marini e Castagnetti affermano di essere pronti a governare con
Mario Monti e Mario Monti dichiara che da un po’ di giorni
gli fischiano le orecchie. Nel frattempo,
Mastella si dice pronto a governare con
Giuseppe Garibaldi, Valeria Marini e i Pink Floyd, mentre
Pippo, Orazio, Paolino Paperino e Nonna Papera si preparano a ‘scendere in campo’ con un nuovo movimento che sconvolgerà tutti gli schieramenti.
E Berlusconi? Il Cavaliere sembra deciso a resistere, per l’ennesima volta. In fondo ha ragione: ha passato questi ultimi quattro anni a
governare come un ‘matto’ e questo è il premio dell’impegno profuso? C’è qualcosa che non va, soprattutto nel suo partito, in cui l’esponente più preparato al massimo del proprio sforzo elaborativo teorizza, come principale coordinata ideale di Forza Italia, quanto sia giusto
schierarsi con un uomo ‘nato con la camicia’ come Berlusconi. Ci vorrebbe, dunque, un bel ‘repulisti’: chi defenestrare? Chi, in questi anni, si è prodotto in
gesti inconsulti nel corso di incontri politici internazionali? Chi ha dichiarato che i magistrati sono
mentalmente deviati? Chi è quel tipo che è andato a Bruxelles ad
insultare un esponente del partito socialdemocratico tedesco? Chi si è permesso di dire che gli antifascisti inviati al confino erano solamente dei
singolari personaggi mandati in vacanza di riposo? Illuminante, intorno a tali quesiti, la risposta della signora
Stefania Craxi: è tutta colpa di
Fini e Follini. In effetti,
Gianfranco Fini è stato più volte colto in flagrante mentre ripassava a memoria
“Il Capitale” di Karl Marx nascosto nei bagni della Farnesina, mentre di
Follini si narrano ancora oggi i suoi trascorsi giovanili in cui
portava i capelli lunghi, vestiva con il ‘chiodo’ e ascoltava i Sex Pistols. E allora avanti così, facciamoci definitivamente del male…
Articolo tratto dalla prima pagina del quotidiano nazionale "Il socialista Lab" del 14 aprile 2005