Si è avviato in questi giorni un
dialogo fecondo circa l'indirizzo politico e identitario del nuovo soggetto che sta nascendo nella sinistra italiana. La suggestione promossa da
Enrico Rossi, circa la necessità di dare
un'impronta socialista all'operazione è stata colta da diverse
associazioni e
soggetti che fanno capo
all'Area socialista. Penso che l'appello vada esteso anche al
Psi, affinché superi la posizione del suo attuale
segretario-viceministro, attardato su posizioni di fedele
retroguardia 'renziana'. Non credo, inoltre, che
Pisapia intenda restare
'intrappolato' sotto la guida di un
leader sconfitto lo scorso
4 dicembre 2016 e ormai
'indigesto' a buona parte della sinistra, anche riformista, con crescenti problemi di credibilità internazionale. Il
27 di questo mese inizierà un percorso di dialogo e di convergenza con i
Democratici e socialisti, al fine di promuovere un terreno d'intesa più largo. La coalizione che fa capo a
Pisapia nasce dall'esigenza di
unire le diverse tendenze della sinistra italiana, che non possono prescindere dai
filoni ideali che l'hanno ispirata per oltre un secolo e che non possono essere assorbiti in un generico e indistinto riferimento di sinistra. Questo è il tema del
seminario, a cui seguirà
un'iniziativa politica pubblica prevista in
settembre.
Coordinatore nazionale di Area socialista