In questi ultimi
4 anni, certamente non siamo stati avari di critiche nei confronti del
Partito democratico e del suo leader,
Matteo Renzi. Ciò non toglie che il
Pd rappresenti, oggi, una forza politica destinata a svolgere un ruolo importante per la stabilizzazione politica
dell'Italia e
dell'Europa. Pur tenendo in considerazione i numerosi errori politici e di governo, il
Partito democratico ci ha resi particolarmente
orgogliosi di essere italiani per avere offerto nobilmente
aiuto, soccorso e
accoglienza a centinaia di migliaia di poveri disperati in fuga dal Medio Oriente e dal continente africano, dimostrando
sensibilità umana e
grandissimo disinteresse, dato che questo tipo di politiche offrono regolarmente il fianco a
'sciacallaggi' strumentali di ogni risma e provenienza. Le vittime del
mar Mediterraneo sarebbero, oggi, notevolmente di più se non vi fosse stato l'impegno del
Partito democratico e del
Governo italiano. Quest'ultimo elemento rimane un
merito enorme, intorno al quale chiederemo agli italiani di evitare di
'crocifiggere' la formazione politica guidata da
Matteo Renzi. Ma più in generale, in vista delle ormai prossime elezioni politiche nazionali, l'invito che rivolgiamo a tutte le forze, movimenti e schieramenti in campo è quello di non perdersi in
forzature e
faziosità, operando analisi il più possibile
obiettive, sia che si critichi il quinquennio appena trascorso, sia che lo si voglia, almeno parzialmente, difendere. Analisi
demagogiche o di pura
propaganda non ne vogliamo sentire, né in televisione, né sulla carta stampata, né tantomeno sui canali web. Ovviamente, veniamo a porre tale richiesta ad amici, politici e colleghi giornalisti sul mero terreno della
'moral suasion'. Tuttavia, si chiede anche di tener mentalmente presente tale nostro desiderio, allo scopo di rimanere il più possibile
'aderenti' con le difficoltà e i problemi concreti dei cittadini, evitando ogni
'astrazione'. A nostro parere, il bilancio del
centrosinistra a guida
'renziana', pur tra molte ingenuità ed errori, non è del tutto
negativo. E alcuni esponenti degli esecutivi espressi in questi anni hanno dimostrato buone capacità e qualità degne di nota. Senza entrare nel merito della recente polemica sui
vaccini obbligatori, che peraltro ci vede totalmente schierati
a fianco dell'esecutivo attualmente in carica, vogliamo sottolineare il lavoro svolto, per esempio, dal ministro per la Salute,
Beatrice Lorenzin, con impegno, onestà intellettuale e responsabilità personale. Così come di un certo rilievo ci risulta esser stato quello di alcuni ministri,
Roberta Pinotti e
Carlo Calenda su tutti, i quali hanno dimostrato come il
Partito democratico possieda, oggi, un proprio
'scheletro' di
classe dirigente, anche se ancora in via di definitiva
maturazione. Sappiamo che
'superuomini' non esistono, da nessuna parte del mondo, checché ne dica o ne pensi
mister Donald Trump. Tuttavia, così come siamo pronti a convenire intorno ai primi segnali di
'avvenuto orientamento' della
Giunta Raggi alla guida della capitale, oppure nel merito di alcune prese di posizione che riteniamo corrette da parte del leader della Lega Nord,
Matteo Salvini, in particolare sui temi della
legittima difesa e della cosiddetta
'riforma Fornero', provvedimento quest'ultimo che non ha minimamente affrontato la questione dei
bassissimi vitalizi che attendono molti di noi dopo un'intera vita di impegno, lealtà e duro lavoro, allo stesso modo vorremmo assistere a una campagna elettorale il più possibile
equilibrata nelle analisi e nei giudizi, che sappia concedere anche
meriti e
ragioni ai propri rispettivi
avversari e non soltanto nei modi e nei toni. Si pregano insomma le forze politiche italiane di cercare di inserire, nei propri ragionamenti, quel
nesso 'crociano' della
distinzione che possa permettere ai cittadini di giudicare equamente persone, situazioni, motivazioni ed errori. E
auguriamo buon lavoro a tutte le forze e schieramenti politici in campo, per una campagna elettorale costruttiva, ricca di idee positive e soluzioni innovative. Permetteteci di assistere a una competizione
intelligente, razionale e
moderna, il più possibile lontana
dall'odio ideologico o da
becere umoralità. Siamo certi che, qualunque sarà il risultato finale, gli italiani vi ringrazieranno per questo.