"Nel Pd è in atto una corsa a chiedere aiuto ai socialisti. Lo hanno
fatto tutti e tre i candidati, anche con manifestazioni pubbliche. E se
io in quanto componente della segreteria nazionale ho dato questa
indicazione (di votare per Renzi, ndr) è perché siamo stati sollecitati
ai massimi livelli". Così un autorevole membro della segreteria politica di quello che fu il
Psi. Evidentemente, vi sono
livelli ancora più alti della stessa
segreteria, trattandosi di un
'partitino personale'. Ovviamente, si tratta del suo segretario, il quale ha usato recentemente
sull'Avanti!
un tono inquisitore e prepotente contro di me, mentre come di consueto
si era messo solerte al telefono a sollecitare il voto dei socialisti
per il candidato a segretario del Pd,
Matteo Renzi, per le primarie. Nulla di imprevedibile, diciamo. Ma ció che non si capisce mai da questo attivismo sotterraneo é la
strategia politica di fondo. O meglio, la si capisce, la si intuisce, ma non la si
esplicita: c'è il
massimo livello di subalternità a
Renzi. Il
Psi
é ormai una sigla caudataria e complementare, che si rifiuta di mettere
in discussione alcunché e di esercitare una benché minima autonoma
funzione, poiché pensa, bontà sua, che
Matteo Renzi sarà
l'uomo della Provvidenza, che si rialzerà dalle sconfitte e dagli errori e riporterà il Paese sulla
'diritta via'. Il
massimo livello di
incomprensione della fase drammatica che sta vivendo
l'Europa e
l'Italia. E l'altrettanto drammatica
crisi della sinistra, che sta via via perdendo elettori e funzione. Per questo, la coazione a ripetere nell'affidarsi al
racconto scaduto del
leader Pd risuona incomprensibile quando viene esercitata da professionisti della politica o presunti tali. Comunque, il
Partito é allertato al
massimo livello: attendiamo nuovi ulteriori elzeviri
dall'Avanti! dal tono corrucciato.
"Massimo livello: roba minima", direbbe
Enzo Jannacci.
Coordinatore nazionale dei 'Socialisti in movimento'