Martedì
11 aprile 2017, alle ore
11.30, presso la
sede Upter di
Palazzo Englefield, sita alla
via IV Novembre n. 157 in
Roma, si terrà la conferenza stampa di presentazione delle prime
10 mila firme raccolte a sostegno e contro la chiusura del centro antiviolenza
'Marie Anne Erize' di
Tor Bella Monaca. Le adesioni, che stanno giungendo sia
dall'Italia, sia
dall'estero, sono state raccolte tramite la petizione:
'Salviamo di nuovo il centro antiviolenza di Tor Bella Monaca', attiva sulla piattaforma
Change.org e hanno raggiunto, in poco meno di un mese, un numero elevatissimo. Il centro antiviolenza è stato infatti oggetto, lo scorso
16 marzo 2017, di una
mozione portata in aula e approvata dalla maggioranza del
Movimento 5 Stelle del
Municipio VI della capitale, senza che il direttivo del centro medesimo venisse minimamente messo al corrente dell'iniziativa. Scopo della mozione sarebbe quello di rientrare in possesso dei
locali di
via Amico Aspertini n. 393, concessi in emergenza dalla
Giunta precedente, accusando infondatamente il centro antiviolenza di
occupazione illegittima, nonché di essere in una situazione di
morosità pregressa. Accuse prontamente smentite dal direttivo del centro medesimo, il quale ha mostrato alla stampa e all'amministrazione competente i documenti che dimostrano
l'inconsistenza, amministrativa e politica, della mozione. E' stata inoltre messa in dubbio
l'attività svolta dal centro, attraverso dichiarazioni totalmente
estemporanee e
illiberali rese ad alcuni organi di stampa
dall'assessore alle Politiche sociali del
Municipio VI, dottoressa Filippone, circa l'impossibilità di un controllo e monitoraggio. Di fronte a tali affermazioni, altamente lesive di ogni forma di
autonomia associativa vigente in Italia, il direttivo del centro antiviolenza ha risposto invitando più volte e pubblicamente la dottoressa
Filippone a visitare la struttura, senza peraltro ricevere
risposta alcuna. Alla luce di ciò, si è dunque resa necessaria l'organizzazione di una
conferenza stampa, nel corso della quale verranno presentate le firme raccolte e tutti i documenti che comprovano il corretto operato amministrativo del centro antiviolenza. A tale incontro con gli organi di informazione sono stati invitati anche il
presidente del
Municipio VI, Roberto Romanella, l'assessore alle Politiche sociali, dottoressa Filippone e il
sindaco di Roma, onorevole Virginia Raggi. A sostegno del centro antiviolenza si sono costituiti tra gli altri (in ordine alfabetico):
i 10 mila firmatari della petizione 'Salviamo di nuovo il centro antiviolenza di Tor Bella Monaca';
Aps Socialmende donna;
Comunità palestinese in Italia;
Consulta delle donne - CdC;
il centro antiviolenza di Fagaras (Romania);
il Partito comunista italiano;
il Partito democratico;
il Telefono Rosa di Frosinone;
l'associazione Enrico Berlinguer (Roma);
l'associazione Csin onlus (Roma);
l'associazione Famiglia Futura (Ceccano);
l'associazione Il Migliore;
Laici.it;
Libera TV;
Onerpo (Osservatorio nazionale ed europeo per il rispetto delle Pari Opportunità);
Periodico italiano magazine;
Phoenix associazione culturale;
Pressenza international press agency;
Radio Roma Futura.it;
Sinistra italiana;
Upter Università Popolare di Roma.
Sono previsti, tra gli altri, gli interventi di
Antonella Manotti, membro del coordinamento Pd del Municipio VI di Roma;
Giovanni Turris, segretario della sezione Pci 'Luigi Petroselli', municipi VI e VII di Roma";
Marc Buisson, amministratore delegato della
'Dday', che ha conferito il premio della
Fondazione Up per due anni consecutivi per i meriti del centro antiviolenza;
Salameh Ashour, portavoce della comunità palestinese in Italia;
Wanda Montanelli, per la Consulta delle donne e Onerpo.