Luca Mariani"La fine del progetto del Partito democratico rende evidente l'incompatibilità fra le aree del cattolicesimo-democratico e quelle provenienti dalla storia del movimento del socialismo italiano. L'auspicio è che nella sinistra, nonostante molti fattori siano cambiati e malgrado la centralità del riformismo socialista sia stata relegata a un ventennio di sola testimonianza, sia finalmente possibile determinare delle convergenze sui temi fondamentali che hanno profondamente diviso il Paese: la questione democratica e la questione sociale, sulle quali le scelte operate dalla gestione di Matteo Renzi sono apparse inefficaci e divisive. Si tratta, tuttavia, di percorsi che richiedono tempo, chiarimenti e obiettivi di lungo periodo. Penso che i socialisti tutto debbano fare tranne che volgere lo sguardo in una direzione diversa da quella del futuro: rifiutare annessioni, ma non scansare alleanze possibili". E' quanto ha affermato Bobo Craxi, del Partito socialista italiano, nel giorno dell'anniversario della scomparsa di Sandro Pertini e della nascita del padre Bettino. Il figlio del leader socialista ha sottolineato inoltre "il ruolo politico sostenuto da entrambi in una fase storica decisiva per il nostro Paese. Sandro Pertini, la cui autorevolezza, acquisita negli anni della lotta partigiana, fu fondamentale per sconfiggere il 'cancro' che avvolgeva l'Italia, rappresentato dalla barbarie del terrorismo politico; Bettino Craxi, rilanciando il centro-sinistra al fine di ridare slancio e vitalità a un quadro politico italiano bloccato. D'altronde, il fallimento dell'esperienza della solidarietà nazionale aveva reso indispensabile il ruolo dei socialisti al Governo, di fronte a un Partito comunista italiano allora incapace di ogni revisionismo riformatore".




Giornalista dell'Agenzia giornalistica italiana (Agi)
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