Le redazioni di
'Periodico italiano magazine' e di
'Laici.it' quest'anno si sono presentate appaiate ai
'nastri di partenza' del
Roma Fringe Festival 2016, celebratosi sulle sponde del
romantico 'laghetto' di
Villa Ada. Le rappresentazioni premiate dalle nostre testate sono le seguenti:
Menzione speciale di 'Laici.it' per meriti poetici alla compagnia
'Gruppo della creta' per lo spettacolo
'M. U. D. - Poeti in trincea', con la seguente motivazione:
"Per aver cercato di attualizzare la poesia italiana del '900 all'interno di un contesto di cultura di massa appiattito su stereotipi sincretici, totalmente 'schiacciati' sul presente, senza memoria, né futuro"; il prestigioso
Premio speciale della critica 'Periodico italiano magazine' è invece andato alla compagnia
'Produzioni nostrane - Ultras Teatro', che ha presentato
'Antigone fotti la legge', una versione modernizzata dell'antichissima tragedia greca di
Sofocle riattualizzata e diretta da
Giovan Bartolo Botta. Questa la motivazione del riconoscimento assegnato:
"Per aver saputo tornare alle radici storiche più antiche della tragedia teatrale, attualizzandole con ironia ed equilibrio, senza snaturare uno dei testi classici del teatro e della cultura mediterranea". Lo spessore artistico di
Giovan Bartolo Botta e del suo gruppo di attori hanno infatti coinvolto il pubblico capitolino in un momento di cultura che ha letteralmente incantato le
'notti' di
Villa Ada. Conoscevamo il
'talento' di
Giovan Bartolo: già nelle edizioni degli scorsi anni ci avevano colpito le colte citazioni letterarie e teatrali che egli
'infilava', un po' a sorpresa, nei suoi monologhi satirici. Sembravano elementi puramente
'nozionistici', inseriti con l'intento di dare un
'tono' al genere
'stand up'. Ma quest'anno,
Botta ha voluto prodursi in un lavoro assai più impegnativo, una
'tragedia vera', dimostrando di nutrire un amore profondissimo nei confronti del
teatro: una passione autentica, grande almeno quanto quella per il
'suo' Torino. Botta prende i suoi attori, inocula loro la parte trasformandoli in
interpreti 'strepitosi', gli mette addosso la
maglia 'granata', mescolando in tal guisa le sue passioni più
'sfegatate' e, finalmente, li manda in scena. Fermando il tempo. Regalandoci una rappresentazione perfetta. Incantandoci con una tragedia ben interpretata da ogni singolo personaggio. Di questi tempi e con tutto quel che succede nel mondo, chi ha voglia di
assistere a una tragedia? Ebbene,
Giovan Bartolo Botta questa
'voglia' te la fa venire.
Botta è un ragazzo molto simpatico, con il suo
'look' da
'leoncavallino' e il suo
'buffo copricapo' sempre in testa. Che non è affatto un berretto, ma la
'corona' di un
re. E non ci stiamo riferendo a
Creonte, re di
Tebe, ma proprio a lui:
a sua Maestà Giovan Bartolo Botta. Antigone 'fotte' la legge, poiché essa non rappresenta affatto la
giustizia, ma soltanto una
miserabile, spaventata preghiera di coloro che ci governano, o che tentano di farlo.
Noi siamo la giustizia. E non può esistere alcuna norma giuridica che possa impedire a una
ragazza di dare
degna sepoltura al cadavere di suo fratello.
E questa è politica, signori cari! Secondo il
cattolicesimo, la donna è
la regina del 'focolare domestico'; per il
comunismo, essa è la regina della
'prole', ovvero colei che
genera il proletariato in quanto
'classe'; per la
'vera politica', invece, l
a donna è una regina: punto e basta! Questo ragazzo piemontese, 'stavolta ha fatto il
'salto', riportandoci
Sofocle in compagnia di
Bakunin e
Andrea Costa, trascinanondoci sino alle radici più autentiche della
cultura socialista internazionale. La quale, non ha solamente generato,
madre 'snaturata', il
'socialismo rivoluzionario' di
Benito Mussolini o il
'materialismo storico' di
Antonio Gramsci, bensì ha sempre mantenuto, all'interno del proprio perimetro, anche le correnti più
libertarie, laiche, antiburocratiche e
umanitarie di tutte le epoche.
Antigone disobbedisce al
Governo e alla
monarchia. Il
'sistema' cerca allora di bloccarla, di neutralizzarla, ma lei
s'impicca all'interno della grotta nella quale è stata fatta prigioniera, pur di
mantener fermo il proprio punto di vista. Che altro non è che
un principio, alla cui sommità vi è
solamente lei stessa in quanto rappresentante
dell'umanità. Un'umanità che, sin dagli albori del mondo, ha sempre portato rispetto nei confronti dei propri defunti.
La politica, o torna a basarsi su valori, tradizioni e principi autentici, oppure non è. E' dunque
Antigone ad aver fondato la
'sinistra': Sofocle si è semplicemente limitato a
stenderne l'atto di nascita con
cento anni di anticipo rispetto alla
fondazione di Roma e
più di 4 secoli prima di Cristo. Ed è dunque lei,
Antigone, la donna che noi tutti amiamo, che ci giudica e ci redarguisce ancora oggi, la
'donna-cannone' di
De Gregori che merita pienamente il titolo di '
eletta' del popolo, di
'eletta' dal popolo, di
'eletta' tra il popolo. L'anarchia combatte ogni forma di governo ricordando agli uomini che
essi vengono 'prima' delle leggi, prima dello Stato. Soprattutto, quando sono in gioco i nostri valori di umanità, di esseri incolpevoli e sperduti nell'universo. Dobbiamo ringraziare
Giovan Bartolo Botta per essere tornato a
Roma e averci
ricordato tutto questo.