Davvero non c'è niente di più triste delle
giustificazioni a suon di
slogan. Non volete le
Olimpiadi? Nessun problema: qualcuno deve decidere per il
'sì' o per il
'no'. Ma la risposta non può essere:
"No alle Olimpiadi del mattone", perché dietro a questa
'scemenza' non c'è alcun ragionamento. E' solo uno
slogan. Non volete la
riforma della Costituzione? Benissimo: in un Paese democratico ci si confronta e vince il
'Sì' oppure il
'No', ma l'opposizione non può basarsi soltanto sulla frase:
"L'articolo 70 C. ha 480 parole: è troppo lungo", perché anche in questo caso ragionamenti non ce ne sono, né si stimola veramente un dibattito. Voglio
la macchina del tempo: voglio tornare a quando il
Pci faceva il
'governo-ombra' e lo faceva sul serio; a quando la
Democrazia cristiana riusciva a essere più
laica dei
'grillini' di oggi, che si credono
laici; a quando
Craxi metteva nell'angolo gli
Stati Uniti dicendo loro che in
Italia comandava il
Governo italiano e non la
Casa Bianca. Non c'erano
slogan: c'erano
statisti di grande intelligenza, cultura politica e capacità di approfondire le situazioni. Altro che i
'cialtroni viziati' che tutti i
Partiti hanno eletto in parlamento negli ultimi dieci anni.