Ci sarebbe tanto da dire su ciò che sta succedendo a
Roma. E ci sarebbe tanta ironia da fare, ma sarebbe come
'sparare' sulla
'Croce Rossa'. Per quanto noi si possa riuscire a
'sbugiardare' ciò che
'sbugiardato' lo è già, a beneficio di tutti coloro che già sapevano, mentre coloro che son
'sospesi', sospesi e ciechi rimarranno, non c'è niente di meglio che lasciar scorrere le cose per conto loro. Un po' come i
'cadaveri' che vedi passare sedendoti sulla riva del fiume, che non è un
aforisma 'pizzarottiano', ma risale a
Confucio, il quale ad
aforismi, esattamente come i
5stelle e le loro
'balle', non scherzava di certo. Attorno alle sindaca
Virginia Raggi delle Funivie e del
libero scambio, oggi nota anche come
Virginia Raggi dal licenziamento facile, leggende metropolitane e tante cattiverie: addirittura, c'è chi la vuole
vicina all'impresentabile destra 'alemanniana' e c'è chi sussurra che, addirittura, il
'buon' Previti sia tra gli sponsor della sindaca del
"non vado al 'Gay village' ché scontento il mio elettorato di destra". Francamente, non crediamo a questi pettegolezzi da quartiere di periferia sommerso dall'immondizia. E non stiamo parlando di
Roma, che fino a prova contraria è la capitale e non un quartiere: preferiamo comprendere, con
umanissima compassione, la donna che è stata scambiata per una
'Le Pen all'amatriciana' ed è, invece, un
'mastino' che tiene
'in scacco' anche
Grillo, facendogli credere che lo ascolta.