Vittorio LussanaE così la 'civilissima' Norvegia, Paese che attualmente annovera, in seno al proprio al Governo, un sedicente 'Partito del progresso' contrario ad accogliere sulle rive dei 'fiordi' una quota minima di immigrati in più, non si è fatto minimamente scrupolo nel concedere a un pluriomicida di estrema destra un 'alleggerimento' del proprio regime carcerario. A questo punto, per questioni di coerenza, quei 31 metri quadrati 'calpestabili' in cui ha vissuto, sino a pochi giorni fa, il signor Anders Breivik, potrebbero essere assegnati a qualche profugo curdo o siriano, al fine di dimostrarci l'effettiva esistenza e utilità di una superiorità, morale e civile, che non sia frutto di una sorta di complesso psicologico da vichinghi pescatori di merluzzo. Quella di Oslo ci è apparsa una sentenza eccessivamente 'garantista', tipica di un Paese del nord d'Europa incapace di annoverare la bassezza umana più spregevole tra le proprie fattispecie giuridiche e penali. Ma a tale ingenuità dottrinaria si potrebbe rimediare, magari consigliando a questi zelanti magistrati norvegesi di farsi un bel viaggio 'deontologico-formativo' qui da noi, per visitare una delle nostre belle prigioni - in cui si dorme in 8 in celle destinate a ospitare, a malapena, 4 persone - permettendo così ai nostri detenuti di prenderli per le orecchie, pigliarli ben bene per i 'fondelli' e sfilare loro, con destrezza, il portafoglio. In questo modo, tali 'assennati' giudici potranno, forse, comprendere qualcosa in più sulla natura umana. In particolare, la sacrosanta distinzione, non soltanto giuridica, tra chi nella vita è spesso costretto a 'sbagliare', rispetto a chi nutre il più totale disprezzo verso il prossimo e l'umanità tutta.




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Massimo - Roma - Mail - martedi 26 aprile 2016 15.41
per certi versi, preferisco un paese, in cui si crede ancora nel garantismo dei diritti, della persona, anche a volte, apparentemente fuori luogo, piuttosto che un paese, dove ogni giorno, si retrocede di un passo indietro, nella perdita dei diritti. A volte, ciò può scatenare un precedente, che può dare il via, ad una recessione anche accellerata. Vedi l'Italia: si è iniziato con la scala mobile, poi una autoregolamentazione dello sciopero, poi un inizio di cessione quote di aziende di stato, il PCI cedeva un passo indietro ogni mese, ed alla lobby finanzieristica, ciò non bastava mai. Come il pescatore che un boccone all volta, tira verso l'amo il pesce. Oggi simo al disastro sociale. Per me, la norvegia, ha voluto mantenere la sua etica del rispetto dei diritti, anche se in cuor loro, avrebbero condannato a morte tale personaggio, come tutti noi. In Italia, ma come nel resto d'europa, sta sempre passando di più il messaggio che... c'è voglia di destra xenofascista, proprio perchè, un singolo caso su milioni di abitanti, viene fatto veicolare come un sentore comune, mentre invece l'aumento di migliaia di persone, che al giorno lottano, sciperano, occupano o non viene fatto passare, o viene bollato come "esagitazione" di poveri esasperati da evitare. Per certi versi, in proporzione, c'erano più atti fascisti ideologici riprorevoli e più forte l'ideologia di destra becera, quando era più forte l'ideologia di sinistra e coscienza sociale rispetto ad oggi.... ma secondo i media, c'è più voglia di fascismo oggi
Alba - Fabrica di Roma (VT) - Mail - martedi 26 aprile 2016 7.49
Il continente europeo è già infestato da xenofobi razzisti, nonchè omofobi sessisti e antisemiti per non parlare anti-rom, che governano qua e là, mascherati da progressisti. Non posso credere che non ve ne siate accorti eh. In ogni caso pensate che lo sbattere in galera Brelik e buttare la chiave servirebbe a convincere i suoi epigoni a cambiare pensiero e azione ?
Roberto - Roma - Mail - lunedi 25 aprile 2016 17.21
Attenzione, però, le destre si vanno rafforzando in tutta Europa. Bisogna rivedere il progetto Unione Europea, che evidentemente appare troppo oligarchico per quelle generazioni legate ancora all'ideale nazionalista. Il potere sovranazionale deve essere maggiormente mediato con i problemi concreti delle popolazioni. Lo stesso Breivik vedeva nell'UE una specie di nuova Unione Sovietica: è un messaggio sbagliato quello che è stato dato alle masse.
Cristian - Latiano (Brindisi) - Mail - lunedi 25 aprile 2016 15.27
A questo punto mi chiedo: cosa sta diventando il continente Europeo? Cosa diventerà tra pochi anni: un continente governato da xenofobi nazisti?


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