Sembra un destino inevitabile quello di fare
'casini' quando un
Governo (qualsiasi Governo) cerca di mettere mano a qualcosa che riguarda le
televisioni. L'ultima caduta nel ridicolo è quella del
Governo Renzi, la cui legge per l'inserimento del pagamento del canone tv nella bolletta dell'elettricità è stata rimandata al mittente dal
Consiglio di Stato, perchè non si capirebbe bene cosa la legge intenda per
"apparecchio televisivo". La spiegazione
"mezzo dal quale è visibile un immondo 'porcaio' di cui faremmo anche a meno e ci tocca pure di pagarlo", pare non sia stata nemmeno presa in considerazione. Cosicché, ora - dovremmo cominciare a pagare a luglio - ci troveremo a dover capire se per apparecchio televisivo i
'signori' della
'confusione eterna' che fanno le leggi, in questo Paese, intendono anche
tablet, smartphone, terminali di computer o la
tazza del 'cesso', nel caso l'immagine televisiva vi sia visibile per uno scherzo del
fato 'burlone'.