Di un paio di giorni fa la folgorante notizia del nuovo
movimento (a)politico di
Dj Francesco, lanciato con dubbia sintassi, problemi di virgole e nessun programma dalla pagina ufficiale di
Facebook dell'intrattenitore televisivo, già figlio di un quinto dei
Pooh. Come dicevamo in altra sede, inutile sprecarsi a sottolineare che nel momento in cui si decide di agire nella
'polis' diviene assai complicato essere
(a)politici. Ma questo al
Dj ora padre, convertito al benessere e alla protezione del futuro dei suoi figli (quando inseguiva il successo facile e non era padre già c'erano figli con un futuro precario, ma a lui non interessava, dato che non erano suoi: ma tutto questo è
'so italian'...) pare non interessare, concentrato com'è sulla
"finalissima" - la chiama proprio così - relativa alla scelta del nome del movimento. Per ora pare essere in testa:
'Volare'. Non vi
'ammazzate' dal ridere: c'è da piangere. Non solo stupefacente poi, ma inquietante, il fatto che in tanti rispondano all'appello dell'ennesimo
'guitto' convertito alla
(a)politica da
'social'. Programma? Nemmeno l'ombra, ma da
Berlusconi a
Grillo l'italico
'tonto' è abituato a
'fottersene' del programma (ché gli toccherebbe leggere) e vota al buio colui che la
'spara' più grossa. Comincio a sperare di morire presto, per non doverne sentire ogni giorno una
'nuova', ancor più
'sbilenca' della precedente. E auguri anche a voi.