Ennio TrinelliProprio in questi giorni, si sono tenute le prime elezioni libere (viva ilarità, si ride...) in Arabia Saudita aperte alle donne. Si tratta di una 'tornata' amministrativa per eleggere gli organi di governo locali, non essendo previste consultazioni politiche generali per via di quel 'fatterello' della monarchia assoluta basata sulla 'sharìa', che sarebbe la struttura dello Stato saudita. Grandi orgasmi sui 'quotidianoni' italiani (licenza poetica) perché l'Arabia Saudita apre le urne alle donne e "ma che bel castello marcondirondirondà". Peccato che la maggioranza dei giornali si siano occupati della 'Leopolda', oppure abbiano dimenticato di citare il semplicissimo fatto che solo il 2% delle donne saudite è riuscita a iscriversi alle liste elettorali: vuoi perché, per guidare, devono avere il permesso del marito; vuoi perché sono considerate 'cosa inferiore' rispetto all'uomo e devono chiedere permessi per qualsiasi cosa; vuoi perché molti gentili consorti non vogliono nemmeno farle uscire da casa; vuoi perché... (ad libitum).


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