Ennio TrinelliHo avuto la malaugurata idea, meravigliosa in sé, di avventurarmi nell'editoria da e-books. A parte le varie peripezìe legate al cercare (e trovare) un servizio bancario di e-commerce decente, che non ti togliesse ogni guadagno ("Buongiorno, fornite servizi di pos virtuale"? chiesi ignaro all'impiegata di un'importante banca italiana, la quale rispose: "Pos virtuale in che zenzo"?) e a parte il dover leggere cose che fanno accapponare la pelle - ma questo faceva parte del gioco - ora sono costretto a scontrarmi con Facebook. Perché? Perché il social network dell'American idiot (cit.) ha deciso che la mia casa editrice propone materiale pornografico e rifiuta ogni inserzione pubblicitaria. Posto che non c'è nessun tipo di materiale pornografico e che non edito pornografia (e sono un cretino per questo, perché farei molti più soldi...) mi sfugge il senso del rigore di Zuckerberg & soci, che scelgono di censurare me, che propongo cultura via e-books con copertine assolutamente innocenti e di non censurare 'tette', 'culi' ed erezioni che il popolare social network 'sventola' con assoluto disprezzo del suo stesso rigore.


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