Vittorio LussanaDiciamoci la verità: fino a quando la politica sarà dominata dai populismi non si potrà mai avere uno Stato e una società effettivamente laica, perché ci sarà sempre bisogno del consenso elettorale e, dunque, di una prospettiva ideologica, localista, nazionalista, religiosa, o clericale. Dottrine tutte sconfitte, una dopo l'altra, dalla Storia, le cui 'ricette' sono ormai pienamente percepite nel cuore e nei pensieri dei cittadini come forme di vuota propaganda. Noi laici, invece, siamo cittadini esemplari: lavoriamo e paghiamo le tasse; siamo per una società inclusiva e plurale; proponiamo la concezione più avanzata e moderna di società. Renzi, Salvini, Berlusconi e Grillo non faranno mai nulla per lo Stato laico, perché rischierebbero di perdere voti. Ma per liberare veramente l'Italia e metterla 'a posto' da cima a fondo occorre difendere strenuamente la democrazia rappresentativa, la sola in grado di attenuare i populismi attraverso una dimensione politica di pluralità. La laicità è la politica affrontata con opinioni, valori, idee e competenza, non con le verità assolute. La nuova legge elettorale dell'ultimo 'genio della lirica' pescato dal 'mazzo', Matteo Renzi, è a dir poco ignobile, poiché premierà una maggioranza che, in realtà, sarà una minoranza in assoluto contrasto con la laicità, che metterà la politica stessa in mano a una nuova oligarchìa di persone che avranno sempre bisogno del sostegno della Chiesa cattolica. Noi laici non siamo, né saremo mai, una minaccia politico-istituzionale, ma uno 'strato morale' sfuggente, invisibile, una forza più culturale che politica, che rinnoverà interamente la società dal basso. Una 'patina' misteriosa che corrode, giorno dopo giorno, i capisaldi stessi delle vecchie ideologie ecclesiastiche, burocratiche o aziendaliste: la famiglia fondata esclusivamente sul matrimonio fra un uomo e una donna; la tutela della vita embrionale; il mantenimento degli oligopoli e del potere invasivo delle multinazionali. Noi ci batteremo per la libertà di ricerca e la prassi dell'eutanasia, realizzando concretamente e inesorabilmente un concetto di libertà reale, che non sia basata su prezzi e costi da pagare, che non contempli un'etica che non esiste in nessun ambiente di questo Paese. Noi distingueremo sempre ciò che è negoziabile e che appartiene al mercato, da ciò che non lo è: il singolo individuo e i suoi valori umani, i quali sono al di sopra di tutto, sino a sfiorare la mano di Dio. E' per questo motivo che tutto ciò che si legge, si vede o si ascolta sono sempre e soltanto notizie orrende: perché materialmente il mondo è ancora oggi avvolto nel materialismo populista, tra le macerie di vetuste ideologie di massa, nazionaliste, burocratiche, dirigiste, teocratiche e tecnocratiche. Ciò che c'è di buono nella società siamo noi: quelli che non si vedono, poiché eternamente irriconoscibili. E, in quanto tali, continueremo imperterriti, ostinati, eternamente contrari, a pretendere, a volere, a identificarci col diverso, a scandalizzare, a bestemmiare.




Direttore responsabile di www.laici.it e della rivista sfogliabile 'Periodico italiano magazine' (www.periodicoitalianomagazine.it)
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Marina - Urbino - Mail - martedi 10 novembre 2015 0.28
Come sempre chiaro ed esplicito !
Massimo - Roma - Mail - lunedi 9 novembre 2015 13.50
Oggi, per assurdo siamo arrivati al punto che il più laico è papa Francesco!


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