Il nuovo dittatore di tutte le Ungherie,
Victor Orbàn, ha annunciato la costruzione di un
muro anche lungo il confine con la
Croazia, per impedire l'afflusso di migranti che, si sa, sporcano, puzzano e hanno il difetto di non resistere allo stato di guerra e di fuggire cercando una vita migliore. Che svergognati! Potrebbero stare a casa loro e farsi ammazzare come bestie da dittatori come quello ungherese, ma i profughi, o migranti che dir si voglia, al contrario di certi dittatori, una dignità ce l'hanno e invece di rovinare la vita agli altri con leggi assurde e decisioni criminali, scelgono di cercarsene una migliore: per se stessi e i loro figli. Il cammino verso la felicità non è mai semplice nel mondo degli esseri umani, che non sono nemmeno persone civili. Quindi, capita loro di dover lottare con lo stesso destino che li ha fatti fuggire da casa loro. La parola accoglienza, sulla quale
l'Unione europea pretende di essere fondata, perde di senso di fronte a un popolo ferito dalla Storia per più di settant'anni, nel secolo scorso, che dimostra di avere la memoria tanto corta. Non resta che sperare nel dittatore
Orbàn e nella sua congrega di forze neonaziste: magari il
muro decideranno di tirarlo su lungo tutto il confine ungherese, liberandoci da un problema fastidioso. Citando uno che sapeva scrivere: chissà se certi muri vengono costruiti per impedire a loro di uscire o a noi di entrare?