Michela Vittoria Brambilla è stata
ministro del Turismo durante l'ultimo
Governo Berlusconi ed è uno di quegli esponenti politici dotati di un particolare dinamismo, di un'ottima capacità di portare a compimento idee e progetti, raggiungendo sempre i propri obiettivi. Imprenditrice e giornalista professionista,
l'onorevole Brambilla è una di quelle sane ragazze lombarde laboriose e pragmatiche che non si fermano praticamente mai, che riescono miracolosamente a mantenere in equilibrio i propri impegni politici e professionali con le molteplici esigenze della vita privata. Oggi, presiede la
Commissione bicamerale per l'infanzia e l'adolescenza, un impegno assai delicato, che sta ricoprendo con il suo solito 'piglio' costante e instancabile. Ma ben noto all'opinione pubblica è soprattutto il suo profondo amore nei confronti del mondo animale e le bellezze naturali, ambientali e paesaggistiche del nostro Paese. Insomma, per fare un primo bilancio sul
Governo Renzi e il cosiddetto
'renzismo' ci sembrava il personaggio ideale da incontrare e intervistare. Anche al fine di individuare quelle personalità sui cui
Forza Italia e il fronte politico del centrodestra in generale possono contare veramente, per rilanciare con forza una politica moderata più aperta, moderna, adatta ai nostri tempi.
Onorevole Brambilla, può esprimere innanzitutto un suo giudizio riguardo al cosiddetto 'renzismo' e intorno al ruolo svolto dall'Italia nell'ormai quasi terminato semestre europeo? E' stata un'occasione perduta, oppure siamo riusciti a ottenere quel cambiamento di priorità politiche - prima la crescita e poi il rigore dei conti pubblici - che l'attuale premier sperava?"Dopo circa un anno di Governo Renzi, il bilancio è piuttosto negativo, nonostante le aspettative di una parte dell'elettorato. In Europa, il premier non è riuscito a coinvolgere la Francia in un 'fronte latino' per contenere il predominio della Germania, che infatti continua a 'dare il la' all'intera politica economica europea. Tutt'al più, ha ottenuto qualche rinvio. Del resto - e da questo punto di vista la cancelliera tedesca, Angela Merkel, ha perfettamente ragione - nel nostro Paese la spinta verso le riforme ha prodotto risultati insufficienti. Basti considerare il 'Jobs act': debole già in partenza, è stato annacquato dalla sinistra Pd e, per dispiegare qualche effetto, questo provvedimento dovrà attendere ben sei decreti attuativi. Insomma, dispiace, ma non stupisce, che 'Standard&Poor's' abbia declassato i bond italiani al grado appena sopra i cosiddetti 'junk bonds' (bond spazzatura)".
Lo scorso 1 dicembre, lei è stata ospite di Bruno Vespa nel programma televisivo 'Porta a Porta', nel corso del quale ha auspicato una profonda riflessione sul tema della sicurezza nelle scuole, riferendosi al tragico fatto accaduto in provincia di Ragusa: in qualità di presidente della Commissione bicamerale per l'infanzia e l'adolescenza ritiene che esistano i margini per una modifica sostanziale dell'attuale politica scolastica?"Sono due temi diversi, ma indubbiamente la vicenda di Loris, benché le indagini abbiano preso una diversa 'piega', porta a riflettere anche sul tema della sicurezza nelle scuole, delle garanzie che ogni istituto scolastico debba fornire ad alunni e genitori. Di sicurezza bisogna parlare di più, anche nelle aule scolastiche, mettendo bene in chiaro quali sono i comportamenti a rischio e i pericoli che si corrono. Il vecchio detto: "Non accettare caramelle dagli sconosciuti" è sempre valido, ma va aggiornato senza creare allarmismi. Credo che nessuno possa farlo meglio delle forze dell'ordine, disponibilissime a intervenire anche con conferenze o 'mini-corsi' in favore degli alunni delle scuole di ogni ordine e grado, per spiegare loro non solo 'che cos'è' la sicurezza, ma anche 'come si fa' sicurezza. Poi ci sono le opportunità offerte dalle tecnologie più moderne. Faccio un esempio: oggi, molti istituti superiori hanno adottato il sistema che il Governo Berlusconi aveva lanciato in via sperimentale per controllare il rispetto dell'obbligo scolastico: l'istituto fa un accordo con una società specializzata e un 'sms' avverte i genitori se il figlio non è presente in classe. Così, i genitori sono informati in tempo reale o, come avviene con il registro elettronico, possono esser messi al corrente, in qualsiasi momento, su ritardi, compiti in classe ed eventuali 'note' disciplinari. Quanto alla politica scolastica, essa dovrebbe diventare parte essenziale di una politica complessiva per l'infanzia e l'adolescenza, volta a contrastare le povertà materiali ed educative che affliggono ampi strati della popolazione minorile italiana. Forse, conviene concentrare le poche risorse disponibili sui servizi alla prima infanzia".
"Fate l'amore, non fate l'aoristo": così ha affermato il sottosegretario all'Istruzione, Davide Faraone, in un recente articolo de 'La Stampa'. Secondo lei, le modalità odierne e l'avvento delle nuove tecnologie nell'educazione dei nostri ragazzi porterà a una forma didattica modernizzata, oppure si rischia il solito sapere nozionistico o una preparazione puramente mnemonica?"La scuola, come sta già facendo, deve avvalersi delle nuove tecnologie, perché semplificano il lavoro e 'parlano' meglio ai ragazzi. Tuttavia, la 'battuta', infelice, del sottosegretario Faraone non ha nulla a che vedere con la modernità: è solo un 'inno allo sfascio' e una professione di sfiducia nei riguardi dei nostri docenti e professori, che dopo i genitori stessi sono coloro che svolgono il ruolo più importante nell'educazione dei giovani".
Parliamo di Leida: è ormai conosciuto il suo impegno in favore della 'Lega italiana per la difesa degli animali', di cui lei è presidente e fondatrice. Il suo movimento, 'La coscienza degli animali', fondato insieme a Umberto Veronesi, è sicuramente motivo di orgoglio per lei in quanto azione nobile in un mondo che ha perso molti suoi valori primari: ciò significa che anche nel centrodestra si sta sviluppando un pensiero animalista e ambientalista di matrice liberale?"Le cose sono molto cambiate dai tempi, ormai lontani, in cui la sinistra sembrava il principale riferimento politico del movimento animalista. Secondo me, questa contiguità è sempre stata immaginaria e, anche se fosse stata reale, è comunque svanita man mano che la sinistra ha conquistato fette di potere e si è fatta 'sistema'. Oggi, il Pd è senza dubbio il Partito più conservatore in questa materia (e non solo): difende a 'spada tratta' i cacciatori, la vivisezione, gli allevamenti per pellicce, persino quegli indifendibili relitti storici che sono i circhi cosiddetti 'equestri'. L'elettore interessato al cambiamento deve necessariamente guardare altrove".
Ci stiamo avvicinando al Natale: ha in programma qualche iniziativa benefica, in occasione delle prossime feste o per l'anno nuovo?"La tradizionale campagna di raccolta fondi attraverso 'sms solidali': quest'anno chiediamo ai nostri sostenitori un 'sms' per aiutarci a difendere gli animali da qualsiasi forma di abuso - violenza, maltrattamento, sfruttamento - e, in particolare, per sostenere l'elaborazione e la diffusione di metodi alternativi alla sperimentazione con animali. Dal 7 al 17 dicembre sarà possibile donare 2 euro con ciascun 'sms solidale' inviato da cellulare personale (Tim, Vodafone, Wind, Tre, PosteMobile, Coopvoce, Noverca) o 2 euro con ogni chiamata da apparecchio su rete fissa (TeleTu e TWT), oppure 2 o 5 euro sempre con chiamata da rete fissa (Fastweb): basta comporre il numero 45509. A supporto della campagna sono stati realizzati uno spot radiofonico e uno televisivo, visualizzabile su youtube (clicca
QUI), oppure scaricabile dal seguente link di collegamento: (clicca
QUI)".
Lei è stata ministro del Turismo nel IV Governo Berlusconi, con il quale ha avviato progetti importanti, come per esempio, nel 2009, 'Italia e Turismo'. Secondo l'attuale ministro, Dario Franceschini, è finalmente arrivato il momento di investire in questo settore e, più in generale, nella cultura italiana, tanto che un suo decreto in proposito è stato approvato velocemente e convertito in legge: lei è d'accordo con le idee e le proposte contenute in questo provvedimento dell'esecutivo?"Lo abbiamo detto e ripetuto molte volte, il presidente Berlusconi e io: il turismo è il nostro 'petrolio', dovrebbe essere la nostra prima industria. Ben venga, dunque, tutto ciò che si muove nella direzione di ridare slancio e vigore a un comparto fortemente penalizzato dalla crisi economica. Il principio del credito d'imposta per le ristrutturazioni alberghiere e la digitalizzazione è corretto, ma se non ci sono risorse sufficienti avrà scarsi effetti. Ci vorrebbero più coraggio per l'immediato e riforme più incisive per il futuro".
Ma quali sono le sue attuali valutazioni e opinioni in merito all'industria turistica italiana? Cosa cambierebbe e cosa manterrebbe così com'è?"Occorre rimediare al disastro della riforma costituzionale del 2001, quando la materia turistica è stata riservata unicamente alle Regioni, causando quella frammentazione che ha inflitto un colpo mortale al marketing della 'destinazione-Italia'. Prendiamo, per esempio, l'immenso mercato cinese: ci dovremmo presentare come Europa, invece Francia e Spagna si presentano come Francia e Spagna, mentre le nostre Regioni tendono a fare ciascuna per proprio conto: praticamente, un suicidio commerciale. E' dunque necessario riportare il turismo alla 'competenza concorrente' di Stato e Regioni, in modo da poter tutelare efficacemente l'interesse nazionale. Inoltre, il turismo, proprio perché è un'industria culturale che incide notevolmente sul Pil italiano, ha una sua specificità e dev'essere seguito da un ministero dedicato".