Giorgio MorinoSiamo ormai abituati ai ‘tormentoni’ estivi. Che siano canzoni insopportabili trasmesse a ripetizione dalle radio o mode effimere che durano l’arco di una stagione balneare, ogni estate ha il proprio tratto distintivo che, inevitabilmente, sarà ricordato come il ‘leitmotiv’ della stagione. L’ingresso nella nostra vita dei social media ha reso ancora più facile il generarsi e l’evolversi di queste tendenze, rendendole molto più rapide nella diffusione e, molto spesso, ancora più rapide nel declino e nel disinteresse. Il tormentone di quest’anno è molto diverso da quelli citati in precedenza. In poco meno di un mese, il nuovo fenomeno dell’estate si è imposto all’attenzione generale, divenendo un vero e proprio ‘cult’ a livello mondiale: stiamo parlando della Ice Bucket Challenge (traducibile in italiano come ‘La sfida del secchio di ghiaccio’). I partecipanti a questa particolare competizione devono gettarsi addosso un secchio pieno di acqua gelata e cubetti di ghiaccio, filmare il tutto e pubblicare il proprio video lanciando la sfida ad altre tre persone, che avranno ventiquattr’ore di tempo per accettare. Vista in tale prospettiva, la Ice Bucket Challenge sembrerebbe soltanto l’ennesima moda effimera generata dal web per il 2014. Ma la realtà è ben diversa e molto meno banale di quanto si possa pensare: si tratta di una campagna dell’ALS Association, la principale associazione no-profit americana impegnata nella lotta contro la ‘Sla’ (sclerosi laterale amiotrofica). La sclerosi laterale amiotrofica è una malattia neurodegenerativa progressiva che colpisce i motoneuroni, cioè le cellule nervose cerebrali e del midollo spinale che permettono i movimenti della muscolatura volontaria. Il decorso di questa patologia porta il soggetto a un progressivo blocco delle funzioni motorie dei muscoli volontari, lasciando l’individuo praticamente ‘imprigionato’ nel proprio corpo, senza potersi esprimere. In Italia, uno dei casi più famosi di Sla è stato quello di Stefano Borgonovo, centravanti di Milan e Fiorentina tra la fine degli anni ‘80 e i primi anni ‘90, ammalatosi nel 2005 e sensibilmente attivo fino al giorno della morte (avvenuta il 27 giugno del 2013 all’età di 49 anni). La sfida del secchio di ghiaccio non è altro che una campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi per lo studio e la ricerca di una cura per questa patologia, le cui cause, allo stato attuale della ricerca, risultano ancora sconosciute. In America, inizialmente la sfida non era legata alla lotta alla Sla, ma si trattava di una semplice sfida goliardica lanciata tra amici su internet. Le cose sono cambiate dopo che a pubblicare il proprio video di sfida è stato Pete Frates, ex giocatore di baseball del Boston Central College, oggi affetto da Sla. La sfida di Frates è stata la miccia che ha innescato questa catena di beneficenza che dagli Stati Uniti ha fatto il giro del mondo, coinvolgo tantissime personalità: dal cinema (Steven Spielberg, Ben Affleck, Tom Cruise e Russel Crowe) allo sport (Davide Beckham, LeBron James, Lionel Messi e Michael Jordan), dalla tecnologia (Mark Zuckerberg, Bill Gates e Tim Cook) fino ai politici (l’ex presidente degli Stati Uniti George W. Bush). In Italia, a lanciarsi in questa sfida sono state molte celebrità della musica e dello spettacolo, da Tiziano Ferro a Valentino Rossi, da Laura Pausini a Fiorello. Proprio lo ‘showman’ siciliano ha chiamato in causa il premier Matteo Renzi, che ha prontamente accettato la sfida ghiacciata. Come per tutte le catene e le sfide del web, il rischio che si corre è quello pensare che la Ice Bucket Challenge sia un semplice fenomeno di costume, cui aderire per semplice imitazione. La realtà, come abbiamo visto, è ben diversa: secondo i dati ufficiali della ALS Assosiation le donazioni ricevute al 19 agosto hanno raggiunto i 22,9 milioni dollari rispetto ai 1,9 milioni dollari durante lo stesso periodo dello scorso anno (tra il 29 luglio e il 19 agosto). Anche il numero dei donatori ha subito una forte crescita: circa 453.210 nuovi benefattori. Il tutto grazie ad un secchio di acqua gelata in testa.





Lascia il tuo commento

Nessun commento presente in archivio