Clelia MoscarielloIl degrado sociale di una buona parte di questo Paese è una malattia profonda, che tuttavia non dovrebbe essere analizzata solamente sotto il profilo delle ruberie di politici e imprenditori. Una larga parte d’Italia, tanto per fare un esempio, in questi ultimi decenni non si è minimamente degnata di ristrutturare appartamenti e facciate di abitazioni. La ‘tirchieria’ di persone anche benestanti è il vero ‘virus’ che ha bloccato la nazione, devastandola. Intere metropoli di milioni di persone si ritrovano con una serie numerosa di palazzi con impianti elettrici fuori norma e infissi in alluminio rimasti agli anni ’80 del secolo scorso. E il quadro complessivo di molti quartieri delle nostre città, giorno dopo giorno risulta abbandonato alle intemperie e al degrado. Rifare la ‘faccia’ delle città italiane sarebbe anche un buon modo per effettuare piccoli investimenti, che tornerebbero a far circolare una liquidità monetaria ‘minima’ e a risvegliare alcuni settori. Invece, niente: non se ne parla nemmeno. La lobby dei proprietari non ‘caccia’ un euro nemmeno se i loro appartamenti e abitazioni sono ormai al limite dell’abitabilità, se non vandalizzati da inquilini e affittuari incivili e selvaggi. Da qualche parte, questo Paese dovrà pur ricominciare. Ma se la volontà più diffusa rimane quella di non fare nulla, allora è chiaro che tutto continuerà ad andare in ‘malora’. La questione generazionale sollevata da Matteo Renzi ci appare, insomma, assai fondata. Ma non riguarda solamente le nomenclature politiche e burocratiche dei Partiti e della pubblica amministrazione. Siamo di fronte a un Paese che sta invecchiando inesorabilmente e che, di conseguenza, risulta in balia di mentalità chiuse e arretrate. Taccagni, spilorci, opportunisti e ‘pulciari’, come dicono a Roma: questa la tipologia di persone da ‘rottamare’ socialmente, se non si vuole far esplodere una questione generazionale grossa come una casa.


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pierfrancesco - bologna - Mail - lunedi 16 giugno 2014 13.7
Trovandomi spesso d'accordo con altri vostri (o suoi, in particolare) articoli, non posso fare a meno di notare come questo presenti una prospettiva completamente ribaltata, rispetto alla mia. Ovvero, io parto da un dato personale (non so lei faccia in qualche modo altrettanto): nel mio condomino, che non è poi in centro città ma in un sobborgo, le uniche persone che propagandano l'urgenza di interventi vari per il "decoro" (rifacimento davanzali scrostati, pittura balconi, rifacimento pavimentazione cortile, ecc) sono anziane. Ovvero lo scontro generazionale c'è, ma oppone piuttosto pensionati "di una volta" (benestanti cioè, se non anche pensionati d'oro) a lavoratori in media sui quarant'anni. Che magari non muoiono con le loro famiglie e figli piccoli di fame, ma nello stesso tempo non hanno neanche nessuna voglia di spendere sudate briciole di stipendio in forme di "apparenza architettonica"... Magari soprattutto non ne hanno neanche più, da spendere, tra cassintegrazione/disoccupazione, mutui ereditati da bolla immobiliare e comunque: Migliaia di euro annui in spese di condominio, in gran parte solo riscaldamento (e pulizie perché farsele da soli / da altri condomini non si può non è accettabile / non viene bene, come il giardino, e poi le spese straordinarie ormai ordinarie per grondaie, tetti ecc)... E un intervento sul riscaldamento condominiale, questo sì che i vecchi proprietari non lo vogliono fare, magari con contabilizzazione dei singoli termo... Perché chi sta tutto il giorno in casa magari spenderebbe cento euro di più chissà... in compenso ha tanto tempo per pensare solo al condominio e proporre l'abbattimento di alberi (sani), sostituzione di campanelli (a spese di tutti, pure se personali), molle che non tengono la porta aperta come desidererebbero... Sono sfiduciato. Tra l'altro, chi la vorrebbe mai comprare una casa così (la maggior parte delle case, oggi, direi)? Quindi sono legato mani e piedi alla mia casa, ristrutturata internamente a peso d'oro coi "soliti" artigiani disonesti pronti ad approfittare della voglia forse femminile di avere qualcosa di "perfetto" da mostrare e/o in cui vivere... Ma c'era il 36%... Resta il fatto che i condomini sono una polveriera, e mi sembra che le dinamiche che li dominano siano le stesse dell'assurda politica che abbiamo. "Facciate esterne" appunto, la logica di chi "grida di più", accampando esperienza / sapienza ma poi al limite avvocati (che può e vuole permettersi pare anche per idiozie), "spazio a giovani" (ex giovani poi, in un certo senso , come nel mio caso) purché lascino il passo ovvero facciano solo da eco quando tocca ai veri "burattinai" (che hanno il cordone della borsa)... Altro che autobloccanti: mi ricordo un tempo quando molti cortili erano anche solo in parte sterrati, e nessuno gridava all'indecenza... Forse è solo nostalgia "senile", e tra poco prenderò anche io la tessera del partito dei vecchi e finalmente vivrò sereno. Ma se davvero l'economia e la società possono ripartire solo da un impeto comune verso dei begli intonaci... che crollino (un po') gli intonaci e (un po') l'economia della società siffatta... poi vedremo se davvero staremo peggio di come è ora


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