La globalizzazione non produce solo effetti negativi. Da un po’ di tempo a questa parte, sono in commercio pacchetti turistici ‘volo+pernottamento’ molto convenienti sotto il profilo economico. Essi consentono di visitare, anche se per pochissimi giorni, le più belle capitali europee. L’esiguo costo del biglietto aereo si associa, altresì, alla possibilita’ di soggiornare presso degli hotel di buon livello. L’aspetto più rimarchevole è il seguente: se fino a trent’anni fa si era soliti programmare nei fine settimana le uscite con gli amici nel centro storico della propria città, oggi la globalizzazione consente ben altre opportunità. Si può, cioè, decidere agevolmente di trascorrere del tempo, magari in comitiva, presso una delle più suggestive capitali europee. Ma il dato interessante è che aderiscono, a questa iniziativa, molti giovani. Non è più solo, quindi, una prerogativa di pochi decidere di punto in bianco di fare colazione a Berlino o a Londra. L’interconnessione telematica e geografica quali assi portanti della globalizzazione, soprattutto nel settore turistico, hanno definitivamente ridotto le distanze, ridisegnando i confini. In pratica non possiamo più definirci solamente cittadini della nostra nazione, bensì cittadini del mondo. E l’impatto positivo che questa novità ha avuto sull'universo giovanile è il seguente: è molto più rassicurante sapere i nostri ragazzi in giro, anche in gruppo, in una capitale europea nella quale possano sicuramente conoscere e imparare qualcosa di nuovo, piuttosto che dediti allo 'sballo' nelle nostre città, vagando per locali notturni in preda ad alcool o droghe, oppure all’interno di manifestazioni di piazza sedicenti politiche e, soprattutto, sedicenti ‘pacifiche’.