Lucilla Corioni

Con il brano ‘Ma la farmacia c’è!’, l'artista Luca Maciacchini chiude il suo ultimo album, ‘La farmacia potrebbe anche non esserci’ (RadiciMusic Records, 2024), offrendoci una riflessione profonda e allegorica sulla condizione sociale contemporanea. Questa traccia, accompagnata da un video diretto da Federico Motta, è un monologo che si presenta come un invito alla speranza e alla responsabilità individuale: i rimedi esistono, purché si scelga di utilizzarli. Un percorso di carriera tra teatro e musica, quello di Luca Maciacchini: un cantautore, ma anche un attore e chitarrista classico, con un percorso formativo di spessore. Dopo aver conseguito la maturità classica, si diploma presso la Scuola d’Arte drammatica ‘Paolo Grassi’ di Milano e in chitarra classica al Conservatorio ‘Guido Cantelli’ di Novara. La sua carriera artistica è ricca di collaborazioni con registi e artisti di prestigio, tra i quali: Gabriele Vacis, Eugenio Allegri e Roberto Brivio. Sul fronte musicale, ha tenuto concerti in Italia e in Svizzera, consolidando una duplice anima artistica che fonde teatro e musica. ‘La farmacia potrebbe anche non esserci’ è un album di riflessioni. La rassegna di inediti si compone di nove tracce, che si muovono tra ironia, introspezione e critica sociale. Attraverso il ‘teatro-canzone’, l’artista esplora le nuove normalità e i cambiamenti che caratterizzano la nostra epoca. Il brano ‘Ma la farmacia c’è!’ rappresenta la conclusione simbolica di questo percorso: un monito che ci ricorda come la speranza e il cambiamento siano alla nostra portata, se solo scegliamo di abbracciarli. Il video ufficiale, caratterizzato da lunghi piani sequenza a rallentatore, amplifica il messaggio del brano. La voce narrante di Maciacchini funge da coscienza collettiva, incitando all’impegno personale per costruire un futuro migliore. Maciacchini è un artista poliedrico e premiato, noto per i suoi contributi al teatro-canzone con spettacoli che hanno affrontato temi storici e sociali. Nel 2011 ha prodotto lo spettacolo ‘Giorgio Ambrosoli’, dedicato all’omonimo avvocato milanese, che gli è valso importanti riconoscimenti come la ‘Targa Teatro-Canzone’ e il premio ‘Cultura contro le mafie’. La sua carriera lo ha portato anche nel mondo del cinema, con apparizioni in film come ‘La banda dei Babbi Natale’ di Aldo, Giovanni e Giacomo e in produzioni televisive per la RSI – Radio Svizzera Italiana. Tra i suoi lavori discografici precedenti si annoverano album come ‘Semaforo Rosso’ (2008), ‘Il boomerang di Dante’ (2010) e ‘Imparare dal tacchino’ (2019). Ogni progetto evidenzia la sua capacità di mescolare narrazione, musica e critica sociale, consolidando la sua posizione come una delle voci più significative del teatro-canzone italiano. Con 'Ma la farmacia c’è!’, l'ironico Maciacchini propone una chiusura che è, al contempo, una nuova apertura. La farmacia diventa una metafora per indicare che le soluzioni ai problemi sono disponibili, purché siamo disposti a cercarle e a utilizzarle. È un invito a non arrendersi, a prendere in mano il proprio destino e a impegnarsi per un cambiamento concreto. In ogni caso, tutto il lavoro di Luca Maciacchini è una testimonianza del potere trasformativo dell’arte, capace di affrontare tematiche complesse con profondità e sensibilità. Con questo nuovo disco, l’artista ci offre non solo musica, ma anche una riflessione sull’umanità e sulla responsabilità individuale, dimostrando ancora una volta come il teatro-canzone possa essere uno strumento potente per comprendere e affrontare il nostro tempo.
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