Ilaria CordìNatale è sinonimo di tradizioni. E ciò che non può mancare in una casa addobbata a festa sono le classiche ‘lucine’ che illuminano gli ambienti, interni o esterni. Sono belle quasi quanto il sorriso di un bambino la mattina del 25 dicembre, che con la gioia negli occhi apre i regali portati da Babbo Natale. Ma coloro che forse rideranno di meno saranno i più grandi, in quella mattina fredda di gennaio quando arriverà la bolletta della luce. Per evitare tutto questo, l’associazione ‘Greenpeace’ ha stilato un elenco di consigli ‘utili’ per non far ‘impennare’ la bolletta del mese successivo. Secondo l’organizzazione ecologista, con l’energia elettrica che si utilizza nel periodo natalizio si potrebbe coprire il fabbisogno di una città con un milione di abitanti. I suggerimenti da seguire sono pochi, ma concisi, così da non rovinare le festività a tutti coloro che amano e vogliono continuare le tradizioni. Come prima raccomandazione, ‘Greenpeace’ suggerisce di sostituire le vecchie luminarie con addobbi al Led, i quali, sebbene un po’ meno economici delle prime, consentono di risparmiare fino all’80% del consumo energetico totale. A differenza delle vecchie lampadine, quest’ultime non hanno bisogno di una preparazione, ma si accendono all’immediato inserimento della presa e, in più, consentono a coloro che vorrebbero acquistarle di scegliere tra una numerosa gamma di colori. Se il prezzo delle lampadine al Led non rientra nel budget natalizio, a un costo minore si può trovare un set di luminarie ‘solari’, le quali hanno incluso un piccolo sistema fotovoltaico che permette di non attaccare il tutto a una spina della corrente. Esse, dopo aver incamerato la luce solare durante l’intera giornata, si attivano al calare del sole e permettono di mantenere un’illuminazione per le 8/10 ore successive. Il secondo consiglio da seguire comporta l’installazione di un ‘timer’ che consenta di spegnere le lucine automaticamente, quando queste non servono. Per risparmiare compiutamente si reputa opportuno mantenere gli addobbi accesi dalle 18 alle 24, così da godersi in piano la gioia dei colori natalizi senza far aumentare il costo dell’elettricità. Un terzo e ultimo consiglio è quello di utilizzare sempre luminarie a intermittenza, in modo da mantenere il consumo totale inferiore a quello di un utilizzo continuo. Ma con le norme sulla differenziata, la domanda diviene la seguente: finite le feste, dove smaltire le luminarie che non vengono più utilizzate o le stesse lucine al Led appena comprare, fulminatesi per colpa della nonna un po’ brilla durante il conto alla rovescia di Capodanno? Ebbene, se sotto l’albero avete trovato come regalo uno smartphone, la prima cosa da fare è scaricare l’applicazione ‘L’isola che non c’è’, che vi permette di localizzare facilmente la prima isola ecologica più vicina a casa vostra, così da poter permettere il riciclo degli addobbi inutilizzati o danneggiati. Per coloro che tengono alla nostra amica Terra farà piacere sapere che le luci al Led inquinano di meno delle luci classiche durante lo smaltimento.


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Giuseppe - Di Giovanni - Mail - venerdi 24 gennaio 2014 18.53
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