Venerdì 20 settembre 2013, alle ore 21.00, presso la festa provinciale de ‘l’Unità’ di Bologna (Parco Nord) si terrà la presentazione del libro di Luca Mariani ‘Il silenzio sugli innocenti. Le stragi di Oslo e Utøya: verità, bugie e omissioni su un massacro di socialisti’, edito dalla casa editrice Ediesse. L’autore ne parlerà con Marco Lombardo, responsabile Esteri del Pd di Bologna, Francesco Massarenti, segretario dei Giovani democratici del circolo Utoya di Bologna, Sandra Zampa, deputato Pd. Nel corso del dibattito vi saranno ampie letture dell’opera da parte di Mario Podeschi tese a ricordare l’inferno scatenato in Norvegia, il 22 luglio 2011, da Anders Behring Breivik: otto morti con un’autobomba a Oslo e 69 ragazzi laburisti uccisi uno a uno sull’isola di Utøya, il ‘paradiso nordico’ da decenni sede di campeggi estivi dei socialisti di tutto il mondo. L’assassino, vestito da poliziotto, fu spietato: “Venite, sono qui per proteggervi”. E poi uccise. Si trattò della caccia all’uomo più efferata nell’Europa occidentale dai tempi della seconda guerra mondiale. Un’azione studiata per anni nei minimi dettagli. L’obiettivo? Distruggere il Partito laburista alla radice. Le motivazioni? L’odio contro gli immigrati e contro la politica multiculturalista. Gli effetti? Nei media, prima si avvalorò a gran voce la pista islamica. Poi, quando emersero i fatti, gradualmente calò il silenzio sui giovani laburisti giustiziati per le loro idee. In Italia, la strage cadde presto nel dimenticatoio. ‘Il Giornale’ titolò: “Quei giovani incapaci di reagire”. Alla Camera solo un breve dibattito: i deputati riuscirono nell’impresa di non pronunciare mai in aula le parole ‘socialista’ o ‘laburista’. Breivik, dichiarato sano di mente, è finora l’unico condannato, ma quali furono i suoi contatti? Come si procurò armi ed esplosivo? C’è, in Europa, una rete di estrema destra nazionalista, violenta e xenofoba? Come agisce? Chi la sostiene? Chi la finanzia? E gli uomini arrestati in Polonia e in Gran Bretagna ebbero contatti con il killer? In Italia, il pluriomicida ha degli estimatori: il leghista Mario Borghezio ha definito “in qualche caso ottime” le sue idee. Il libro si addentra nel mondo di chi vuole che gli immigrati tornino a casa loro, a qualsiasi costo.