L’8 luglio scorso, il motore di ricerca Google ha deciso di dedicare un Doodle - come è più comunemente chiamato il logo - in occasione dell’anniversario dell’incidente avvenuto a Roswell 66 anni fa. Per quanto l’enigma non sia stato risolto e sia ancora avvolto da un alone di mistero, il sito creato dalla Google Inc. ha voluto far ‘divertire’ i suoi utenti con un giochino interattivo, nel quale bisognava aiutare un piccolo alieno a recuperare i resti della sua navicella atterrati nelle campagne sperdute e desolate del New Mexico, consentendogli così di ritornare sul suo pianeta. Forse, una ‘campagna’ di sensibilizzazione per aiutare l’uomo a capire che non si è soli nell’universo e che questi ‘angosciosi’ alieni non presentano sembianze umane e non sono allergici alla criptonite, bensì hanno la testa grossa e la pelle verde. La questione di Roswell è rimasta un segreto per lungo tempo, finché due ufologi americani, Stanton Friedman e William Moore, pubblicarono il loro libro ‘The Roswell Incident’, allertando così i media intorno a un fatto avuto luogo più di 50 anni prima e in cui, sostenevano, una navicella aliena si sarebbe ‘schiantata’ in quel preciso luogo. Subito dopo, per non mettere in allerta l’intera popolazione mondiale, il parlamento americano avviò un’indagine militare che non confermò la teoria dei due ufologi, anche se ammise che alcuni frammenti metallici ritrovati facevano parte di alcuni ‘palloni’ (o sonde) spaziali. Oggi, il fatto che gli alieni esistano non sembra più essere un segreto di Stato: secondo il ‘C.UFO.M’ - Centro ufologico mediterraneo - l’avvistamento di presenze non terresti è sempre più frequente. Grazie al periodo estivo, quindi al cielo limpido dovuti agli anticicloni di alta pressione, la visibilità è maggiore e queste scie luminose o infuocate di certo, non passano inosservate. Come riporta il centro beneventano presieduto da Angelo Carranante, vi sono moltissimi avvistamenti, anche nei cieli della nostra penisola, sia nel meridione, sia al nord, in particolar modo nei pressi di Torino. Talvolta, questi ‘avvistamenti’ possono essere dei veri e propri ‘abbagli’: presi dall’emozione di vedere un qualcosa di insolito o anormale, oppure semplicemente da una non conoscenza delle tecnologie aerospaziali. In ogni caso, fenomeni ‘paranormali’ non vengono registrati solamente in Italia: la sera dello scorso due luglio, a East Field, nel Wiltshire (Inghilterra) sono apparsi misteriosamente e contemporaneamente nel cielo tre sfere luminose e, nei campi sottostanti, si sono formati gli ormai famosi e altrettanto misteriosi ‘cerchi nel grano’. Ancor prima di questa scoperta, il 21 giugno scorso, sono stati avvistanti altre tre identiche sfere luminose sfreccianti nel cielo inglese. Un fatto, dunque, appare orai indiscutibile: qualcuno ci osserva. Perché? E per quale motivo gli extraterrestri non ritengono di dover prendere contatto con noialtri, abitanti del pianeta Terra? Quale piano misterioso si cela dietro a queste strane apparizioni? Cosa ci attende? Una trama da ‘Guerra dei mondi’ di Spielberg, o da ‘Indipendence day’? Oppure ancora un prossimo contatto di natura mistico-religiosa, che spiegherebbe tante cose? Laicamente, attendiamo notizie dallo spazio infinito. Con i piedi ben piantati sulla Terra, naturalmente.