Le cause del nostro attuale malessere derivano da fattori diversi e ben distinti, che riteniamo non siano stati analizzati per tempo, sia sul terreno strettamente economico, sia su quelli politici e culturali. Una questione che non può essere affrontata attraverso desuete schematizzazioni ideologiche, né tantomeno con il semplicismo paternalistico derivante dai detriti culturali del marketing o del puro soggettivismo ‘atomico’ privato. C’è un problema di nuova coscienza collettiva, che dovrà dunque essere perfettamente laica nel suo sapersi guardare dal proprio stesso laicismo, nelle forme di rispetto e di tolleranza che essa dovrà mantenere nei confronti di tutte le culture, politiche o religiose, ‘altre’. Questo il parametro di principi su cui regolare i prossimi anni di vita della società italiana ed europea. Un futuro e una prospettiva che dovranno essere realmente di svolta nel configurare una società composta da cittadini e di rappresentanti politici maggiormente responsabili, verso se stessi e nei confronti della collettività. Solo una laicità intrisa di valori può portare il Paese, l’Europa e il mondo fuori dal tunnel del marasma politico e dell’irrazionalità sociale.