![Mauro Del Bue]()
Quando, dopo l'unità d’Italia, le banche piemontesi finanziarono la nuove reti ferroviarie, i socialisti non si schierarono contro. Anzi, più avanti proporranno e approveranno il disegno di legge del governo Fortis sulla nazionalizzazione delle ferrovie. L’alta velocità in Italia (in ritardo di vent'anni rispetto alla Francia, dove hanno governato anche i socialisti) è già stata realizzata da Torino a Napoli e non è successo nulla. Dubito che il popolo della val di Susa (ammesso poi che la posizione dei vari Perino rappresenti la maggioranza) si sarebbe mobiliato contro la Tav se fosse passata da altra valle. La nuova ferrovia è contemplata nel piano europeo approvato dalla Cee, nella direzione del corridoio numero 5 (Lisbona-Kiev). Solo in val di Susa c'è questa tensione, che in questi giorni è degenerata: si accusa la polizia del fatto che un manifestante sia scivolato da un traliccio ad alta tensione sul quale, illegittimamente, era salito; si occupano le autostrade e si smontano le porte dei treni; si vuol impedire la continuazione dei lavori che lo Stato italiano ha deciso, dopo centinaia di incontri con gli enti locali e dopo centinaia di riunioni dell'Osservatorio. Sono rimasto allibito da Santoro: una trasmissione-comizio da irresponsabile, che ha soffiato sul fuoco come ai tempi di Tangentopoli e col povero Bersani lasciato solo e oggetto delle offese e degli strali del solito Travaglio. La penso come Bersani (noi socialisti italiani, come quelli francesi e quelli spagnoli e portoghesi, siamo sempre stati favorevoli alla Tav e alla Lisbona-Kiev, dunque alla Torino-Lione). Certo, si può dissentire e manifestare, anche con fermezza. Ma non si può dire: o così, o niente. E se si intende andare avanti, allora è violenza. Questo è terrorismo.