Ogni simbolo ha un significato primordiale e insito dentro noi stessi, così come ci ricorda Jung. Purtroppo, però, nel corso della Storia taluni, per ignoranza e/o bramosia, hanno deciso di far propri certi simboli e attribuire a essi altri significati, spesso fuorvianti e deleteri. Non è isolato il caso della croce cristiana, simbolo Egizio (la famosa Ankh o croce ansata) mistificato dall'Imperatore Costantino, autentico fondatore della religione cristiana (Gesù detto Il Cristo fu inchiodato a una "tau", come in uso al tempo dei Romani e non certo su una croce), ma anche la ‘swastica’, simbolo vedico che rappresenta il sole (o, se vogliamo, la Luce, il Divino entro noi stessi, secondo la medesima tradizione), che Hitler trasformò nel simbolo del nazismo. Personalmente, metto in discussione l’utilizzo propagandistico e deleterio di taluni simboli universali, che vengono dati in pasto alle masse così, senza nessun background culturale e spirituale alla base. Ogni simbolo ha in sé una valenza molto grande e potente. E sono in pochi a conoscerne veramente la portata. Ogni simbolo può essere utilizzato a fini buoni come a fini totalmente negativi. Così è stato nei secoli e così è tutt’ora. Nella fattispecie, parliamo di inopportunità di certi simboli in determinati luoghi: un crocifisso posto al muro di un locale pubblico ha il medesimo significato della ‘swastica’ nazista posta in un locale pubblico, l’autorità del simbolo politico-religioso (non nella sua accezione spirituale, ma etica, totalitaria e totalizzante…) su coloro i quali si trovano in quel preciso luogo. Non è un caso che i regimi totalitari abbiano fatto ampio utilizzo di simboli (spesso di origine religiosa-magica-alchemica). Un simbolo, diversamente, dovrebbe essere interiorizzato. Così come una dottrina, un percorso spirituale. Individuale e mai collettivo, pena la collettivizzazione delle menti. Che è ciò che coloro i quali hanno bramosia di potere meglio preferirebbero. Perché mai sono esistite ed esistono scuole esoteriche e società discrete? Perché esse hanno il compito di far interiorizzare individualmente - e non collettivamente - certi antichissimi insegnamenti. Le chiese, ma anche le ideologie totalitarie, sono il loro esatto opposto: esse mirano alla collettivizzazione e all’inculcamento dei dogmi, anche per mezzo di simboli. I simboli, invece, dovrebbero essere celati, nascosti e comprensibili solo agli ‘iniziati’ che hanno affrontato un percorso individuale (dalla metaforica discesa agli Inferi sino alla riscoperta della Luce. Dalla morte profana alla rinscita iniziatica). La laicità, in questo senso, è l’unico strumento per garantire equilibrio e rispetto delle singole individualità. Oltre che rispetto di ogni tradizione e percorso spirituale. L'individuo ‘addormentato’ ha bisogno di guide. Il ‘risvegliato’ ricerca la luce: dentro di sè.
(articolo tratto dal blog www.lucabagatin.ilcannocchiale.it)